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VOD: un mercato da 750 milioni, in Germania

L’on demand pronto a esplodere sul mercato tedesco grazie allo SVOD: il modello di business che prevede un abbonamento a costo fisso, solitamente su base mensile, e che otterrà una spinta fondamentale dall’arrivo dell’americana Netflix.

Con una crescita annua di abbonati a servizio SVOD (subscription video on demand) pari al 50%, il mercato tedesco dei contenuti audiovisivi fruiti su richiesta è destinato a crescere fino a 750 milioni di euro. A sostenerlo è la società di consulenza Goldmedia, secondo cui tale cifra sarà raggiunta intorno al 2019, alla luce della buona predisposizione degli utenti del web rilevata in un sondaggio condotto su un campione di oltre mille naviganti.

vod online

Stando alla ricerca, il 20% degli utenti Internet userebbe già servizi di video on demand, con una marcata preferenza per i canali free finanziati tramite la pubblicità, quali  MyVideo o Clipfish. Un terzo degli utenti di servizi su richiesta, tuttavia, possiede già un abbonamento a portali a pagamento, tipo Watchever or Sky Snap, e secondo Goldmedia l’interesse verso questo tipo di offerta è diffuso presso un terzo della popolazione tedesca, vale  a dire 18 milioni di persone.

Goldmedia-VoD-Forecast-2014-2019

La penetrazione del video on demand, e in particolare dello SVOD, potrebbe dunque ricevere una spinta fondamentale dall’arrivo di nuovi operatori e in particolare di Netflix, il leader americano del settore, che sta preparando lo sbarco in Germania e in altri fondamentali mercati europei. Al momento gli operatori tedeschi contati da Goldmedia sono 50, con diversi modelli di business e un giro d’affari di circa 253 milioni di euro. A beneficiare maggiormente della crescita del comparto dovrebbe essere appunto la formula ad abbonamento fisso, che dovrebbe passare da 71 milioni a 379milioni di euro in 5 anni, arrivando a contare per  oltre il 50% dei ricavi complessivi del settore. Di contro il TVOD (transactional video on demand), basato sul noleggio o l’acquisto di singoli titoli, potrebbe ridurre di molto la sua influenza, passando da una quota di mercato del 26% a una di 11 punti percentuali.

 

Fonte: Goldmedia

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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