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Video Shorts: Amazon punta sulle clip e sfida YouTube, ma non troppo

Il portale di eCommerce apre una nuova sezione con videoclip, trailer, tutorial e tanti altri contenuti da far quasi concorrenza alla piattaforma di Google. Manca per l’UGC e la pubblicità sembra puntare principalmente alla stessa Amazon, limitando perciò l’impatto concorrenziale su YouTube.

Una nuova sezione gratuita dedicata a video brevi di ogni genere, dai trailer, ai tutorial, a quelli musicali. È questa l’ultima mossa del colosso dell’eCommerce per affermarsi quale piattaforma principe del consumo audiovisivo. Mentre YouTube sta per assottigliare in modo sostanziale la sua offerta pubblica di contenuti, almeno secondo indiscrezioni sempre più insistenti, con l’intento di convertirsi a una formula ad abbonamento in stile Spotify, Amazon fa esordire la sua nuova sezione Video Shorts, dove si trovano bene in evidenza gli ultimissimi materiali promozionali dei film di maggior richiamo, ma anche Katy Perry e il vasto catalogo di VEVO, tra i partner più “irrequieti” e fondamentali della piattaforma di Google.

video shorts amazon

 

Non mancano le clip “how to”, così come video dedicati a high-tech, bellezza, salute e food. Un catalogo insomma vastissimo, di oltre 100 mila contenuti audiovisivi gratuiti cui manca giusto la vocazione originale di YouTube, quella cioè all’user generated content. La differenza fondamentale non sembra però l’apertura verso le clip “fatte in casa” bensì nel modello economico. Questo perché l’offerta di Video Shorts non punta tanto all’advertising quanto all’autopromozione dello store dell’operatore, con i link ai prodotti in eCommerce ben in vista a lato di ogni contenuto  e ovviamente scelti per affinità con il video guardato. Anche i pre-roll pubblicitari in capo alle clip puntano direttamente ad Amazon, massimizzando il ritorno per il portale.

Secondo gli esperti del settore non c’è da aspettarsi perciò un’agguerrita concorrenza con la piattaforma di Big G, che comunque guadagna un concorrente fuori dal comune, soprattutto considerando l’impegno del player nell’intera filiera audiovisiva: dalla produzione di contenuti, ai device su cui fruirli (tablet e da pochissimo anche smart phone e tv connessa) e soprattutto al suo servizio di video on demand, tra i principali in mercati chiave quali USA, Gran Bretagna e Germania.

Il servizio conta per altro sulla partnership dei maggiori fornitori di contenuti a livello mondiale. Per film e musica si parla di nomi quali Disney, 20th Century Fox, Warner Bros., Paramount, Sony, Universal e Vevo. Per i videogiochi si trovano già Take-Two Interactive, Electronic Arts, Activision e Nintendo. I tutorial vengono da produttori quali Howcast, The Verge, Simon & Schuster e WWE.

Provando il servizio dall’Italia (questo il link), attualmente si riscontrano diversi problemi nel caricamento dei video, soprattutto musicali.

 

Fonte: Variety

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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