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Netflix: la Francia ridurrà la finestra SVOD per contrastare l’impatto dell’operatore straniero

Il ministro della Cultura Aurelie Filippetti garantisce agli operatori locali l’impegno per accorciare la finestra per l’on demand ad abbonamento, attualmente fissata a 36 mesi dalla legge sulla cronologia dei media, aggirabile però dal competitor americano grazie alla delocalizzazione in Lussemburgo.

Cedere terreno per contrattaccare. Questa sembra la mossa scelta dal sistema francese per contrastare l’arrivo di Netflix, potente player americano del video on demand. Come l’intera filiera audiovisiva, nel Paese d’oltralpe anche la fruizione di film e serie tv in Rete è soggetta infatti a un rigido sistema regolatorio, che attualmente prevede un periodo di 36 mesi affinché un titolo arrivi dal grande schermo al catalogo degli operatori di SVOD, quelli cioè che offrono contenuti on demand a fronte di un abbonamento, di solito mensile. Un tempo piuttosto lungo, che Netflix, operativa sul web francese a partire dal prossimo settembre, ha deciso di aggirare stabilendo la sede del proprio business in Lussenburgo, territorio a quanto pare più flessibile e non solo dal punto di vista fiscale.

Netflix-France

È dunque notizia recente che il ministro della Cultura Aurelie Filippetti ha infine ceduto alla pressione del concorrente straniero, garantendo il proprio impegno per l’accorciamento di una window ormai lesiva più per gli operatori nazionali del settore. Come previsto, insomma, l’ingresso di un forte player straniero sta già smuovendo le acque di un mercato di formazione recentissima in Europa e ancora fortemente imbrigliato da meccanismi (normativi e non) stabiliti prima dello sviluppo delle nuove tecnologie e dei nuovi modelli di consumo.

A beneficiare del nuovo orientamento del Governo francese saranno in particolare il leader nazionale del piccolo schermo, Canal Plus, che opera nello SVOD tramite il suo ramo online, CanalPlay, e che vanta già 450 mila abbonati oltre a una library di 9 mila titoli, tra cui la stessa serie tv prodotta da Netflix, House of Cards. Da ricordare anche il servizio inaugurato a maggio dal colosso delle TLC Orange, il cui prezzo è stato strategicamente stabilito a un euro in meno rispetto al costo di Netflix e il cui catalogo comprende le popolari serie del network HBO.

 

Fonte: The Hollywood Reporter

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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