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SIAE: nel 2012 in calo il cinema e tutto il settore spettacolo

Confermata la flessione nei biglietti venduti dalle sale nel corso dell’anno, che comunque superano complessivamente i 100 milioni.

Il 2012, come noto, è stato un anno particolarmente negativo per il settore cinema. La pubblicazione dei dati dell’Annuario dello Spettacolo 2012, elaborato come di consueto dalla SIAE, ha però confermato che la flessione ha riguardato l’intero comparto dell’intrattenimento extra-domestico, influenzato evidentemente dalla congiuntura economica e dal calo generalizzato dei consumi degli italiani. Il numero di spettacoli totali registrati dalla Società Italiana Autori ed Editori, cioè quattro milioni, mostra già da sé i segnali della crisi, con una diminuzione – per quanto contenuta – dello 0,78%. Molto più accentuate invece le conseguenze sul numero di ingressi, scesi del 4,44%, a differenza delle presenze (vale a dire i partecipanti a manifestazioni che non richiedono il rilascio di un biglietto), rimaste sostanzialmente stabili anno su anno. Ad aver registrato la maggior affluenza di pubblico è stata la Lombardia, seguita dall’Emilia Romagna e dal Lazio.

siae spettacolo 2012

Ancora più rilevante è stata la flessione al botteghino, che rispetto al 2011 ha perso il 5,55%, mentre la spesa del pubblico, che comprende anche i beni accessori acquistati nei luoghi dove si tengono gli spettacoli, ha conosciuto una lieve crescita, pari all’1,47%. In contrazione il volume d’affari attivato complessivamente dall’intrattenimento fuori casa, seppur di un modesto -0,52%.

Passando ai singoli comparti monitorati dalla SIAE, il cinema si conferma tra quelli con la maggior incidenza sul settore, tanto da aver prodotto ben il 70% di tutti gli spettacoli allestiti nel nostro Paese nel 2012. Ma nonostante l’offerta cinematografica sia leggermente aumentata lo scorso anno (+0,27%), gli altri indicatori fondamentali non si sono solo contratti, ma sono scesi a livelli inferiori a quelli registrati addirittura nel 2007. Se Cinetel (che monitora il 90% del mercato) aveva già dato il proprio responso a riguardo, segnalando un -10% nei biglietti staccati, circa 91 milioni, e un -8% negli incassi, intorno ai 608 milioni di euro, la collecting society ha dato un quadro più preciso della situazione: gli ingressi sono stati poco più di 100 milioni, e hanno generato una spesa al botteghino di oltre 637 milioni di euro. Il bilancio resta comunque in perdita, con un -10,68% di biglietti venduti, un -8,62% negli incassi, un -8,51% nella spesa del pubblico e un calo analogo nel volume d’affari generato dal settore.

Cifre in negativo anche per il teatro, dove la contrazione nel numero di spettacoli (-4,04%) è stata seguita anche da quella negli ingressi e della spesa al botteghino (rispettivamente in perdita di 2,58 e di 4,99 punti percentuali). Da notare però la tenuta di lirica e balletto, tra i pochi comparti a dimostrarsi stabili nel 2012, probabilmente per l’estrema segmentazione e fidelizzazione dei rispettivi pubblici. Non ha subito sostanziali variazioni il numero di concerti tenuti nel corso dell’anno, che però hanno perso l’11,83% di incassi e l’8,60% di biglietti. In aumento la spesa del pubblico (+7,36%) per le manifestazioni sportive, comunque in flessione per quanto riguarda il resto degli indicatori. Mostre ed esposizioni rappresentano infine uno dei comparti che meglio ha resistito all’annata nera dello spettacolo, senza cali negli ingressi e con una flessione di solo l’1,68% della spesa al botteghino.

Come noto, il film con il maggior incasso è stato Benvenuti al Nord di Luca Miniero, lo spettacolo teatrale di maggior successo è stato  Tutto suo padre di Enrico Brignano mentre, tra i concerti, quello di Madonna a Milano.

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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