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Netflix e la sfida ai network USA attraverso la programmazione originale

Lo sforzo produttivo del portale di SVOD cambia le strategie delle emittenti tradizionali, ma potrebbe arrivare a influenzare anche Hollywood, mentre sempre più media company cercano di perseguire la via dell’OTT.

La notizia non è dissimile da molte altre che l’hanno preceduta regolarmente nel corso dei mesi precedenti: il portale statunitense leader nel mercato del video on demand ad abbonamento, Netflix, ha messo a segno un altro accordo che gli consentirà di arricchire la propria offerta con alcuni dei serial più amati dell’emittente CBS, come L.A. Complex, 4400 e CSI: NY. L’intesa in realtà rinnova un accordo pluriennale già esistente sulla library del broadcaster, e segue una serie di altre partnership simili strette da Netflix, come quella sui programmi per bambini di PBS o sull’amata serie di Fox New Girl. A cambiare non è perciò la sostanza della strategia perseguita dal portale di SVOD, ma il modo in cui il suo operata sta condizionando la produzione audiovisiva negli USA.

netflix online

Oltre a garantirsi un adeguato assortimento di titoli con cui arricchire dal punto di vista quantitativo il pacchetto offerto ai propri abbonati mensili, Netflix, come noto, ha impresso anche una svola al mercato dell’on demand investendo in via diretta sulla realizzazione di contenuti originali, in particolare di serial firmati da nomi noti dello showbiz, anche cinematografico, o “riesumati” dagli archivi dei network che li avevano cancellati nonostante la permeanza di una sostanziosa base fan. Questa linea d’azione, secondo il Wall Street Journal, ha avuto una rilevanza tale da influire non solo sulle politiche dei competitor del portale nel campo dello streaming (come Amazon) ma anche sui network tradizionali, che si starebbero dimostrando molto più propensi al rischio nel concedere o meno il via libera a nuove produzioni.

La partecipazione di Netflix, d’altra parte, ha avuto un ruolo fondamentale anche nel rinnovo, dopo lo stop impresso alla fine della seconda stagione, della serie tv di AMC The Killing, per cui il portale si è aggiudicato i diritti di streaming in esclusiva. Stesso discorso per il serial dedicato all’infanzia Super Why di PBS: una strategia particolarmente aggressiva, insomma, che secondo il Wall Street Journal potrebbe aumentare il potere contrattuale della compagnia di Hastings anche nelle relazioni con altri settori dell’industria dell’intrattenimento e in particolare con Hollywood, dove si potrebbe cominciare guardare con diverso interesse al potenziale produttivo del portale di SVOD.

Altro indicatore del ruolo sempre più rilevante giocato nel mercato audiovisivo da Netflix, inoltre, è la corsa da parte dei broadcaster tradizionali e di altre grandi media company verso i servizi non lineari. Stando ad alcune indiscrezioni, ad esempio, l’emittente satellitare DirectTV starebbe lavorando proprio per aggiudicarsi i diritti OTT (over-the-top) sui programmi di diverse tv via cavo, in modo da permettere ai propri utenti di fruire di un’ampia programmazione sul modello on demand, ma senza bisogno di set-top box per la connessione a Internet delle apparecchiature non “smart”. Grande attesa riveste anche il lancio del nuovo servizio in preparazione presso Intel, che dovrebbe inaugurare una piattaforma televisiva basata sull’uso della Rete. Sembra a tal proposito che la compagnia stia incontrando difficoltà proprio sul fronte del reperimento dei contenuti, a causa della resistenza posta dalle emittenti via cavo.

 

Fonte: The Verge, Deadline, Wall Street Journal

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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