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USA: Fitch prevede una contrazione nelle presenze cinema del 2013 e nuove sfide per il mercato

Secondo l’agenzia di rating, la minore attenzione verso il 3D e l’aumento nel prezzo medio del biglietto potrebbero disaffezionare l’audience americana, incentivando una fruizione domestica che rischia di minare gli equilibri dell’industria.

Nonostante la quantità di blockbuster in arrivo sugli schermi nella prossima stagione (vi rimandiamo a ScreenWEEK per la top 10 dei titoli più attesi stilata da Fandango, società americana leader nella vendita di biglietti online), il 2013 del box office USA potrebbe non eguagliare i risultati dell’anno precedente. A prevederlo è l’agenzia di rating Fitch, secondo cui ci sarà da aspettarsi un declino, seppure definito “modesto”, nel numero complessivo di biglietti staccati, oltre a una serie di altre criticità che dovranno essere affrontate dal mercato.

A ridurre il numero di ingressi, secondo l’agenzia, sarà soprattutto la mancanza di titoli comparabili ai maggiori incassi della scorsa stagione, come The Avengers e Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno, ma in cima all’agenda dell’industria hollywoodiana potrebbero comparire presto altri punti all’ordine del giorno. Primo fra tutti il mercato del 3D, che starebbe per raggiungere la sua massima maturazione, tanto da far osservare una ritrovata attenzione del pubblico per la qualità complessiva del film e una tendenza a rivedere la propria propensione a sostenere il costo di un’esperienza “premium”, piuttosto che quello di una normale proiezione in 2D. Un calo nell’affluenza agli spettacoli a tre dimensioni, di contro, potrebbe compensare il leggero aumento atteso nel prezzo medio dei biglietti.

A preoccupare maggiormente gli analisti, soprattutto a lungo termine, è però il settore dell’home video, per cui non ci sarebbero in vista particolari miglioramenti e che, al contrario, continuerà a subire la pressione della pirateria. Negativa anche la valutazione riguardo all’aumento del costo degli ingressi. Secondo lo scenario descritto da Fitch, in pratica, nei prossimi anni anche i frequentatori abituali delle sale cinematografiche potrebbero ridurre il numero di uscite a  favore di una fruizione sempre più domestica. Previsione che, qualora si avverasse, metterebbe non poco a rischio la stabilità degli operatori del settore, quasi tutti alle prese con alti livelli di debito e di spesa per il mantenimento di strutture ed equipaggiamenti.

 

Fonte: Deadline

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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