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Fox accorcia la window e offre Prometheus in copia digitale prima che in DVD: si inaugura il “DHD”.

A partire dal film di Ridley Scott, la major offrirà le sue nuove uscite in formato digitale a 15$ e con quasi un mese d’anticipo rispetto a DVD e Blu-ray. Una sorta di nuovo Premium VOD, con tempistiche più dilatate e prezzi più contenuti, per rispondere alla crisi dell’home video e alla concorrenza di piattaforme come Netflix, Amazon e iTunes.

Non tramontano i progetti delle major riguardo alla formula del Premium VOD, che torna alla carica ma estremamente ricalibrata sia nella tempistica sia nel prezzo, probabilmente anche per evitare la levata di scudi degli esercenti già sperimentata in passato. A lanciarsi nel nuovo esperimento sarà la Fox, che a partire dal 18 settembre offrirà online (e in alta definizione) l’atteso ritorno alla fantascienza di Ridley Scott, Prometheus, ben tre settimane prima dell’uscita in DVD e Blu-ray, prevista invece per il prossimo 11 ottobre.

La prima novità, consiste nell’accorciamento della finestra riservata alla programmazione in sala, fronte sui cui difficilmente in passato gli Studios sono riusciti a trovare un accordo con i cinema (vedi Universal con Tower Heist). Prometheus è uscito negli USA l’8 giugno, per cui la sua commercializzazione online avverrà prima dei quattro mesi canonici previsti dalla finestra theatrical: di contro, l’anticipo non appare drastico come in altri casi, in cui si è ipotizzato di non aspettare nemmeno un mese dalla release nelle sale, e per un film di media performance come quello di Ridley Scott (350 milioni di dollari al box office mondiale), sembra che il timing proposto da Fox sia riuscito a mettere d’accordo i diversi anelli della filiera. Cambia di conseguenza anche il prezzo a cui verrà offerto il film, che nonostante arrivi in HD e prima che nelle videoteche, non sarà venduto a costo maggiorato bensì ridotto, per l’esattezza a 15 dollari invece che i soliti 20. Una decisione piuttosto innovativa se si pensa che, finora, la politica perseguita dalla major è stata quella di tentare finestre brevissime con prezzi esorbitanti, superiori ance ai 50$. In poche parole, se l’idea in precedenza è stata quella di sostituire la visione del film in sala (con proposte particolarmente adatte a un pubblico fatto di famiglie numerose, o comunque non incline a recarsi al cinema), l’obiettivo della Fox sembra ora quello di sostenere il sofferente mercato dell’home video puntando in maniera drastica sul digitale, scalzando in anticipo la concorrenza di piattaforme come Netflix, Amazon o iTunes.

Una prova di tale strategia si può trovare anche nel nome di questa nuova modalità di offerta, ribattezzata “Digital HD”, o “DHD”, al posto del più freddo e tecnico “EST” (electronic sell-through), che finora non ha dato all’industria i risultati sperati. Questo soprattutto a causa della rapidissima crescita dei servizi di SVOD (qui i dati del primo semestre 2012), che erodono i margini degli altri settori dell’home video ma senza riuscire a compensarne del tutto le perdite. In tale contesto, Fox comincerà a lanciare la sua offerta digitale di titoli di nuova uscita in ben 50 Paesi, per un periodo di prova di cui ancora non è stato deciso il termine.  Come parte dell’iniziativa, la major entrerà in via definitiva anche a far parte di UltraViolet, la “cassaforte digitale” che diversi Studios hanno creato per permettere la fruizione online, e su diverse piattaforme, dei titoli già acquistati dagli utenti in copia fisica.

Per quanto riguarda il mercato complessivo dell’home video, Fox ritiene che la sua nuova iniziativa non andrà a incidere molto sulla vendita di Blu-ray per film spettacolari come Prometheus, dove a pesare dovrebbe essere l’offerta di contenuti extra in alta definizione. La major si attende invece uno spostamento dell’audience verso il Digital HD per quanto riguarda le commedie e altri titoli di minore portata. A essere fuori pericolo sarebbe invece la performance dei film al botteghino, in considerazione di come la maggior parte delle copie vengano abitualmente tolte dalla programmazione ben prima dei 4 mesi previsti finora dalla finestra theatrical.

Fonte: New York Times

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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