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Twilight al top dell’elenco Forbes degli attori più redditizi per le major.

Kristen Stewart agli Studios fa intascare quasi 60 volte quello che riceve, Robert Pattinson 40. Sono i giovani protagonisti dei franchise gli attori con il miglior rapporto prezzo/rendimento secondo la classifica Forbes degli “Hollywood’s Best Actors for the Buck”.

Direste mai che Kristen Stewart e Robert Pattinson sono sfruttati o sottopagati rispetto al valore del lavoro che svolgono? Quasi blasfemo da sostenersi in questo frangente economico, eppure è quanto emerge dalla classifica Forbes degli attori più “convenienti” per la major cinematografiche. Hollywood ha bisogno di rinnovare lo star system, ha detto qualche tempo fa il presidente dell’Anica, Riccardo Tozzi, spiegando il perché della sottoperformance dei titoli americani al botteghino italiano. E sembra proprio che, nel farlo, l’industria statunitense stia guardando non solo ai grandi numeri dei Paesi emergenti in Medio ed Estremo Oriente, ma anche a trarre il massimo profitto dal minimo sforzo.

 

Da questo punto di vista le giovani stelle, lanciate nel firmamento di Hollywood da mega-saghe pluriennali di enorme successo, sono una garanzia assoluta: pur essendo tendenzialmente più a buon mercato di interpreti con decenni di carriera alle spalle e magari più capricciosi, i volti nuovi dello showbiz cinematografico riescono comunque a smuovere quelle ondate di spettatori che hanno fatto a guadagnare a The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte 1, quasi 140 milioni di dollari nei primissimi giorni di uscita negli USA, o reso Transformers 3 uno dei film di maggior successo della storia. In molti casi, come quello dei protagonisti di Twilight, si tratta inoltre di interpreti molto giovani e semi-sconosciuti, se non del tutto acerbi come il trio vincente di Harry Potter, per cui è facile sfruttarne il nome senza cifre da capogiro non sempre ripagate dal box office.

Ecco così che al top assoluto della classifica degli “Hollywood’s Best Actors for the Buck”, cioè degli attori migliori per far cassa (stilata sui 40 nomi più pagati e sulle somme guadagnate dai loro ultimi 3 film usciti negli scorsi 5 anni in almeno 500 sale), c’è proprio la cerea Kristen Stewart, che agli Studios fa intascare quasi 60 volte quello che riceve. Così come Robert Pattinson, al terzo posto nella chart, per ogni dollaro che viene pagato dai suoi datori di lavoro ne rende quasi 40. In mezzo alla coppia vampiresca c’è Anne Hathaway, sarà perciò felice la Warner Bros che l’ha scelta per il ruolo di Catwoman dell’ultimo Batman di Christopher Nolan, anche se secondo Forbes gran parte del risultato dell’attrice si deve alla mega-produzione Diseny Alice in Wonderland, che ha compensato performance economiche meno brillanti come quella di Amore e altri rimedi. Segue “magicamente” Daniel Radcliffe, che con il suo Harry Potter per ogni dollaro speso nel suo stipendio, sempre dalla Warner, ne ha fruttati circa 34. Ma per lui la vera prova del nove arriverà quando non vestirà più i panni del personaggio di J. K. Rowling bensì quelli di un detective tormentato dal fantasma di The Woman in Black.

Dopo di Radcliffe, nell’elenco Forbes arriva un altro ex-giovanissimo, Shia Laboeuf, che ovviamente deve la sua media di 29 dollari e mezzo alla fortunatissima saga di Transformers. Nonostante Paramount abbia in cantiere un numero 4 e probabilmente un numero 5 per il franchise, Shia sembra proprio non volerne sapere di tornare a lottare con gli alieni robotici, dunque non è certo che riesca a mantenere il suo piazzamento. Al sesto posto si trova invece un interprete di vecchia data, ma rinato dopo un lungo periodo di stallo e comunque molto amato dal target dei teenager grazie al ruolo del supereroe Marvel Iron Man. Parliamo naturalmente di Robert Downey Jr., che per ogni dollaro guadagnato ne rende 18,74, mentre a seguire si collocano nomi ben noti da anni alle major quali Matt Damon, Cate Blanchett, Meryl Streep e, a chiudere la classifica, Johnny Depp, il cui rapporto in termini di dollari spesi e incassati è di circa 1 a 12. Depp, secondo Forbes, rimane comunque uno degli attori più pagati di Hollywood, ma rientra nella top 10 proprio perché i suoi film di solito riescono a ripagare ampiamente l’investimento nel cachet dell’interprete, amato da un pubblico molto eterogeneo e sempre apprezzato anche dal punto di vista artistico. La sua media, inoltre, sembra comunque spettabile in confronto ai 40 centesimi che porta Drew Barrymore, o i 2 dollari e 70 di Eddie Murphy, che non a caso guidano la classifica Forbes degli attori “overpaid”.

La vera questione è però se gli Studios riusciranno davvero a rinnovare lo star system con i nuovi attori nati da franchise di successo e la cui fama sembra ritagliata su misura per quei ruoli. Shia Laboeuf, ad esempio, ha perso il primo posto guadagnato l’anno scorso a causa del film di Oliver Stone Wall Street: Money Never Sleeps, che non è stato esattamente un flop, avendo guadagnato circa 135 milioni di dollari su un budget di 70. Ma nulla di comparabile a Transformers, così come lo scarto di due posizioni tra Kristen Stewart e Robert Pattinson è dovuto al tentativo dell’attore di sganciarsi dalla saga di Twilight con due film che però si sono rivelati di scarso successo, sia di critica che di pubblico, quali Remember me e Come l’acqua per gli elefanti. Perciò la domanda che emerge senza dubbio da questa classifica è: riusciranno le piccole stelle di Hollywood a brillare al di fuori del loro firmamento? Oppure dobbiamo aspettarci una nuova infinita serie di franchise pluriennali con nuovi “animali da botteghino”?

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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