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Sequel o instalment, o magari interquel? Per un lessico delle saghe cinematografiche.

Non siamo ancora al “deca-quel”, ma la pratica di Hollywood di prolungare e intrecciare a dismisura i suoi franchise potrebbe richiederci un aggiornamento linguistico: ecco una piccola guida per non confondersi tra seguiti, reboot, continuità retroattiva e quant’altro.

Quante vite può avere un film? Diciamo così tante da fare invidia anche ai felini: ormai è sempre più difficile vedere opere “a sé stanti”, e ancora di più film tratti da sceneggiature che non siano un adattamento di libri, videogames o altro. Specie a Hollywood, dove nonostante le numerose critiche alla mancanza di coraggio e di originalità dei franchise, le lunghe saghe pensate per essere tali (vedi Harry Potter o prima  ancora Il Signore degli Anelli e ora Lo Hobbit) o allungate di volta in volta a seconda del successo di ogni capitolo, restano una delle fonti di guadagno più ingenti e irrinunciabili degli Studios. Per cui è meglio premunirsi di un giusto lessico, perché termini come sequel e prequel rischiano di diventare obsoleti. Non siamo ancora al “deca-quel”, però ci sono altre definizioni altrettanto complesse di cui la rivista Empire ha cercato di dare una panoramica.

ORIGINALE:  razza quasi in estinzione, i film originali sono quelli che non prendono spunto da nient’altro, non si basano su altre opere cinematografiche, letterarie e quant’altro. Vengono considerati rischiosi perché senza un precedente è più difficile per le major prevedere come saranno accolti dal pubblico. Quando hanno successo, però, lasciano il segno, vedi Inception di Christopher Nolan. Ovviamente sono molto meno rari nell’ambiente indie e in Europa, dove spesso vengono prodotti film d’autore.

SEQUEL: è il classico seguito. Può portare avanti la stessa storia o riprenderne solo i personaggi principali. Esempio recentissimo Sherlock Holmes – Gioco di ombre. Esempio classico, Rambo II – La vendetta.

THREEQUEL: è il seguito del precedente. Spesso si ha poca fiducia verso questo tipo di opere, ma non è sempre detta l’ultima parola. Certo, Il Padrino – Parte III non ha contribuito al buon nome del threequel, ma guardate Toy Story 3 e riconciliatevi con le formule trine.

PREQUEL: ormai, grazie a grandi titoli come X-Men: L’inizio siamo abituati anche a questo particolare tipo di  “seguito”, che viene realizzato dopo un determinato film ma si riferisce ad eventi accaduti prima dello stesso. Ci possono essere anche delle intere saghe a fare da prequel a un franchise, vedi il caso esemplare ed eclatante di Star Wars. Tra i più attesi del nuovo anno, invece, Prometheus, di Ridley Scott, prequel di Alien.

MIDQUEL: qui la trama comincia a farsi intrecciata. Si tratta infatti di un seguito che si svolge contemporaneamente rispetto al film precedente della saga. Esempio: Saw IV dal franchise dell’Enigmista.

SIDEQUEL o PARALLAQUEL: come il precedente, ha luogo nello stesso lasso di tempo rispetto a un altro film e ne descrive gli stessi eventi, ma visti da una prospettiva diversa e da altri personaggi. È questo il caso di Lettere da Iwo Jima, un vezzo che probabilmente solo pochi autori, come appunto Clint Eastwood, possono permettersi.

INTERQUEL:  ed eccoci a un’ipotesi intermedia, vale a dire un film che si colloca in mezzo a due precedenti episodi di una saga, come l’ultimo capitolo di Fast & Furious.

PSEUDOQUEL: film spacciati come sequel ma che in realtà sfruttano la fama più che la sostanza dei precedenti. Vedi Honey 2.

REMAKE: qui andiamo sul semplice. Si tratta infatti del rifacimento di un film, che ne conserva tutte le caratteristiche principali. È uscito da poco negli USA  quello del musical Footloose, ma non è raro che negli USA vengano rifatti film di altre cinematografie, come Uomini che odiano le donne.

RE-IMAGINING: termine più specifico per quelle nuove versioni che modificano in maniera sostanziale  gli originali, come quella data da Tim Burton del Pianeta delle Scimmie.

REBOOT: attesissimo per il nuovo anno quello dell’Uomo Ragno, con The Amazing Spider-Man. Si tratta di un film che riprende la storia e i personaggi di un franchise ma per dare vita a un nuovo inizio. Pratica mutuata dai fumetti, non a caso ha investito anche Batman (con  Batman Begins) e Superman, che vedrà prestò nuovo smalto con Man of Steel.

 

RETCON: nei fumetti la “retroactive continuity” si riferisce a storie pubblicate a posteriori ma che modificano la conoscenza di eventi accaduti in precedenza nella serie. A volte si tratta anche di un modo di rimettere in “continuity”, cioè ridare coerenza, a vecchi albi che altrimenti non lo sarebbero. Anche al cinema può succedere che un seguito rispetti alcuni elementi dei film precedenti ma non altri, specialmente se si tratta di una saga che ricomincia dopo molto tempo come nel superhero movie del 2006 Superman Returns.

ADATTAMENTO: qualsiasi film che prenda ispirazione da un’opera non cinematografica, come romanzi, fumetti, pièce teatrali, videogame, giocattoli e quant’altro.

RIADATTAMENTO: un film che si ispiri allo stesso materiale di partenza di un altro ma trattandolo in modo diverso, come due film tratti dallo stesso libro. Vedi Il Grinta dei fratelli Coen e quello di Henry Hathaway con John Wayne.

REINTERPRETAZIONE:  quello che potremmo definire come “liberamente tratto da”, come il film del ’99  10 cose che odio di te, che riprende una parte di un’opera shakespeariana. O magari Pene d’amor perdute di Kenneth Branagh, che alla pièce del drammaturgo elisabettiano unisce… Frank Sinatra!

SPIN-OFF: facile, è quando si prende un personaggio secondario di una saga e lo si fa diventare protagonista di un nuovo film se non di una nuova serie. Sistema molto usato anche nei telefilm, ultimamente l’onore è toccato al Gatto con gli Stivali, prima fiero compagno di Shrek.

CROSS-OVER: quando due o più personaggi di saghe diverse si incontrano in un unico film. Su questa scia viaggiano da sempre gli horror, da King Kong vs. Godzilla del ’62 al Alien vs. Predator. Ma il più atteso del 2012 è senza dubbio The Avengers, a suo volta tratto dall’omonima saga cross-over a fumetti della Marvel.

INSTALMENT: è quel che si suol dire un capitolo di una saga, per cui spesso può essere spesso confuso con un sequel. Vedi Harry Potter e la camera dei segreti e simili.

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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