You are here
Home > Cinema > Digitale > Dreamworks Animation e Netflix verso un accordo in esclusiva

Dreamworks Animation e Netflix verso un accordo in esclusiva

La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno ed è stata riportata sia da Deadline che da Bloomberg. La Dreamworks Animation e il provider Netflix sono nelle fasi terminali per raggiungere un importantissimo accordo per la cessione dei diritti dei film dello studio in esclusiva a Netflix, che li sfrutterebbe nella sua sezione di…

La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno ed è stata riportata sia da Deadline che da Bloomberg. La Dreamworks Animation e il provider Netflix sono nelle fasi terminali per raggiungere un importantissimo accordo per la cessione dei diritti dei film dello studio in esclusiva a Netflix, che li sfrutterebbe nella sua sezione di pay tv.

L’accordo è in fase di chiusura e probabilmente verrà confermato o già alla chiusura dei mercati di questa sera o comunque entro i prossimi giorni. Attualmente i diritti li possiede il canale via cavo HBO, con cui ha un accordo fino al 2014. Ogni nuovo accordo quindi ha bisogno del consenso di HBO per proseguire, ma The Hollywood Reporter aveva anticipato che la società stessa aveva già chiesto alla Dreamworks di scogliere il contratto con due anni di anticipo quindi, a meno di ulteriori colpi di scena, probabilmente non dovrebbero esserci ostacoli.



Gli investitori della Dreamworks hanno gli occhi puntati su Jeffrey Katzenberg ed il suo studio, visto che vi sono forti dubbi sui profitti di quest’ultimo anno e le azioni della società sono calate del 28% nel 2011. Kung Fu Panda 2 ha incassato molto meno del previsto sul mercato americano, solo 160 milioni di dollari nonostante il sovrapprezzo 3D, anche se la cifra sale  quasi 600 milioni globalmente. La concorrenza nel campo dell’animazione sta diventando sempre più serrata con Fox, Universal e Paramount in assetto da guerra e per di più c’è un accordo in bilico con quest’ultimo studio, che ha distribuito le pellicole della Dreamworks Animation negli scorsi anni e dal 2012 potrebbe non farlo più.

Katzenberg ha puntato molto negli ultimi anni sul 3D e sulle vendite home-video, proprio due elementi che stanno riscuotendo sempre meno successo di quanto fosse ipotizzabile. Non è un caso quindi che ad aprile il CEO della Dreamworks difese Netflix nel momento in cui era sotto attacco da parte degli altri studio sull’effettiva (o meno) cannibalizzazione delle vendite di DVD e del VOD da parte del provider. Ecco cosa disse su Netflix:

“E’ una buona notizia avere un acquirente addizionale di contenuti, che potrebbe riaffermare il valore delle pellicole.”

Certamente anche Netflix in questo momento ha un grande bisogno di stringere questo particolare accordo con lo studio, visto che ha ricevuto forti polemiche per l’aumento in poco tempo delle tariffe (60% in più) per lo streaming e per il noleggio di Dvd. Il catalogo Dreamworks sarebbe certamente di forte richiamo per i consumatori, soprattutto quando la concorrenza di sta facendo sempre più forte (come Hulu, pronto a cambiare proprietario proprio in queste settimane e Disney, News Corp e NBCUniversal rischiano di cedere in esclusiva il proprio catalogo pur di accelerare la vendita).

La preoccupazione degli analisti rimane tuttavia il fatto che Netflix possa non pagare una cifra adeguata (almeno 100-200 milioni di dollari l’anno), un prezzo notevole per due o massimo tre pellicole all’anno. Ma se così non fosse potrebbe provocare un grave danno alle vendite di DVD, diritti pay TV e al catalogo Dreamworks.

Nuovi aggiornamenti sul caso Dreamworks-Netflix arriveranno certamente nelle prossime ore.

Fonti: Deadline, THR

Top
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI 
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI