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Il sovrapprezzo potrebbe uccidere il botteghino 3D?

Il 2010 è stato sicuramente l’anno del 3D e lo sappiamo bene. Ma fino a quando durerà la gallina dalle uova d’oro se si continueranno a saturare le sale con pellicole di qualità mediocre?

SullHollywood Reporter è stato appena riportato una studio della società PricewaterhouseCoopers che mostra come gli esercenti potrebbero abolire il sovrapprezzo per il biglietti 3D, visto che i consumatori non più  sono intenzionati a pagarli.

Avatar e la standardizzazione della tecnologia hanno rappresentato dei punti fondamentali per l’accettazione delle pellicole in 3 dimensioni, ma Hollywood rischia di uccidere la gallina dalle uova d’oro se gli aumenti dei prezzi continueranno e si saturerà ulteriormente il mercato.

Secondo lo studio ci sono già ben 40 pellicole in 3D di cui l’uscita è prevista quest’anno e il fatto è che per una volta ci sono i soldi per produrli! Infatti spesso gli investitori hanno piacere nell’investire in pellicole tridimensionali, a volte forse troppo.

La grande offerta di fondi ha portato spesso alla conversione delle pellicole da 2D in 3D, e sappiamo benissimo la qualità che poi ritroviamo sullo schermo.

Tuttavia il 50-70% dei ricavi è stato generato dal 3D, che paradossalmente ha contribuito ad aumentare le entrate per gli studios nonostante una diminuzione drastica del numero di biglietti venduti.

Il rapporto elenca anche alcune percentuali di incassi ottenuti grazie alla stereoscopia nel primo weekend di programmazione:

  • Step Up 3D: 84%
  • Avatar: 80%
  • Final Destination: 73%

Tuttavia il sovrapprezzo dei biglietti 3D è troppo elevato (in media 5 dollari) e la studio conclude affermando che il 77% degli americani non ha intenzione di sborsare più di 4 dollari in più.

Anzi, una buona fetta non è proprio intenzionata a pagare alcun sovrapprezzo e non è fantascienza pensare che gli esercenti potrebbero fare a meno del costo maggiorato pur di non far scappare via clienti.

Il problema rimane che molte persone sono eccitate dal “giocattolino” 3D (forse troppo e forse con troppa poca consapevolezza di quello che c’è attorno). Ma il rischio è proprio di uccidere la gallina dalle uova d’oro che ha permesso di salvare un 2010 altrimenti disastroso, soprattutto offrendo contenuti mediocri nonostante le ottime potenzialità di questa tecnologia.

Io personalmente scelgo molto attentamente le pellicole che voglio vedere in 3 dimensioni, visto che anche noi sborsiamo tra i 10 e gli 11 euro a biglietto. L’offerte delle pellicole in 3D durante questo Natale è stata forse eccessiva non tutte le famiglie italiane possono permettersi di andare a vedere 2-3 pellicole in stereoscopia durante le vacanze, ma ne hanno scelta solo una.

Non è un caso che sono le pellicole in 3D per famiglie ad aver deluso al botteghino natalizio (come Narnia e Megamind) e mi chiedo se fossero state in 2D quanto avrebbero incassato in più o meno (vedi la buona performance di The Tourist).

Voi che ne pensate? Anche voi ci pensate tre volte prima di andare al cinema e sborsare il sovrapprezzo? Controllate sempre se la pellicola è stata girata in tre dimensioni o è stata riconvertita?

Fonte: thr

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