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Conversazioni

Questi sprazzi di conversazioni colte in questi giorni mi sono sembrate molto significative rileggendo questo intervento di Riccardo Tozzi su Repubblica. 1) Grande negozio di DVD, gruppo di ragazzini di fronte alle ultime uscite Ragazzina: “io di questo mi compro il DVD originale, lo voglio bello, pulito con la sua copertina, al suo posto nella…

Questi sprazzi di conversazioni colte in questi giorni mi sono sembrate molto significative rileggendo questo intervento di Riccardo Tozzi su Repubblica.

1) Grande negozio di DVD, gruppo di ragazzini di fronte alle ultime uscite

Ragazzina: “io di questo mi compro il DVD originale, lo voglio bello, pulito con la sua copertina, al suo posto nella mia collezione”

Ragazzino: “io non capisco cosa ci fai con tutte queste scatole, è molto meglio averne centinaia, anche migliaia, tutti sul tuo pc, te li puoi tenere in ordine anche lì”

Ragazzina: “si, ma io non voglio perdere tempo a cercare quelli che si vedono bene, a rinominarli e li voglio originali”

Il ragazzino che, con gli ormoni a 1000, farebbe qualsiasi cosa per la ragazzina, passerà notti insonni a cercarle i film che si vedono meglio, la inizierà alle vie della pirateria e una volta scoperto che online si può avere molto e gratis, un altro potenziale consumatore di cinema legale sarà perso. La pirateria va combattuta, certo, ma è l’assenza di un’offerta legale che moltiplica i pirati.

2) Camminando per strada, padre e figlia

Figlia: “ieri al cinema ero arrivata presto, avremmo potuto prendere i posti centrali, ma i miei amici sono arrivati tardi. Abbiamo visto il film di Natale, carino, divertente, è bello vederlo insieme, ma non c’è bisogno di andare al cinema per vedere questi film”

Padre: “certo, ormai il cinema ha senso solo per i grandi film spettacolari, questi si possono vedere tranquillamente sul televisore, o sul pc”

La televisione programma prevalentemente prodotti a basso costo, la domanda di intrattenimento di qualità domestico è sempre alta, un certo tipo di cinema rimane la risposta migliore a questo bisogno, sicuramente c’è un problema d’offerta. I plus del cinema ci sono ancora.

3) Cinque persone sedute al bar, di domenica a pranzo, discutono su cosa andare a vedere

Signore 1: “Potremmo andare a vedere A Serious Man”

Coppia: “l’abbiamo già visto e poi non è come gli ultimi dei Cohen”

Signore 2: “che ne dite di Brothers?”

Coppia: “l’abbiamo già visto e nemmeno ci è piaciuto tanto”

Signore 1: “ma come fate a vedere tutto?”

Coppia: “beh, una volta che vai al cinema una due volte alla settimana è fatto, però non abbiamo visto Sherlock Holmes”

Signora 1: “La critica l’ha distrutto a Sherlock Holmes”

Signora 2: “Guarda sul giornale, che altro c’è?”

Signora 1: “Qui vicino fanno Il mio amico Eric, vi leggo la trama…”

Esistono ancora. Sempre che i cinema di città restino aperti per altri 20 anni almeno andranno al cinema, anche se spero smettano di leggere solo le opinioni dei critici sui quotidiani perché rischiano di perdersi qualcosa.

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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