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Quentin Tarantino Story – Jackie Brown

Inglorious Basterds, il VII lungometraggio di Quentin Tarantino,  arriverà nelle nostre sale il 16 ottobre, proprio in concomitanza con un altro protagonista del Festival Di Cannes, UP, il primo attesissimo Pixar in 3D. Mentre i più s’interrogano da sempre sul grado di  genialità del 46enne regista americano nativo di Knoxville, uno dei più visionari e…

Inglorious Basterds, il VII lungometraggio di Quentin Tarantino,  arriverà nelle nostre sale il 16 ottobre, proprio in concomitanza con un altro protagonista del Festival Di Cannes, UP, il primo attesissimo Pixar in 3D. Mentre i più s’interrogano da sempre sul grado di  genialità del 46enne regista americano nativo di Knoxville, uno dei più visionari e controversi del cinema contemporaneo, Premio Oscar e Palma D’Oro alla tenera età di 31 anni, noi ci permettiamo di gettare uno sguardo sul lato meno artistico della Tarantino story, quello più gretto e sordido: il vil denaro. La prima puntata è stata dedicata al suo secondo lungometraggio, Pulp Fiction. Oggi ci occuperemo del terzo lungometraggio di Quentin, Jackie Brown.

1996 – Jackie Brown

jackie-brown

Neppure il tempo di celebrare il successo grandioso di Pulp Fiction, che Quentin Tarantino torna in pista. Prima scrive per Oliver Stone e Natural Born Killers, quindi si rimette dietro la cinepresa. Stavolta, per farlo, prende ispirazione da un romanzo dello scrittore americano Leonard Elmore e il risultato è Jackie Brown. Tarantino sembra un orologio svizzero: ancora 2 ore e 30 minuti, come per Pulp Fiction. Nel budget di produzione da $12M garantito da Miramax l’unico a “sopravvivere” è però Samuel L. Jackson.

Non che ci sia spazio per rimpianti o nostalgie, anzi: nel nuovo film entrano leggende, Robert De Niro, attori di ottima fama, Micheal Keaton, e un nuvglo di facce spiccatamente tarantiniane come Robert Forster, Bridget Fonda e, nel ruolo di protagonista, Pam Grier. Scartata per Pulp Fiction, Pam è ben nota a Quentin per quando negli anni settanta era tra le attrici predilette di Jack Hill,  nonchè protagonsita di Coffy, uno dei film più apprezzati da Tarantino. Già dai leggendari opening credits di Jackie Brown, non restano dubbi sul fatto che Tarantino aspettasse questo momento da lungo tempo:

Miramax decide di puntare forte su Jackie Brown e lo distribuisce in U.S. a Natale del 1997. Il risultato è lontano parente del precedente: $40M contro $107M di Pulp Fiction. Il film non rientra neppure tra i primi 50 titoli per valore del 1997 e viene preceduto da altri due film Miramax: Good Will Hunting di Gus Van Sant e Cop Land, film con De Niro diretto da un giovanissimo James Mangold, regista di Walk The Line.

jackiebrown-posterMinore l’eco suscitata da Jackie Brown anche presso Festival e Academy. Il film va a Berlino dove nei due premi più ambiti è sconfitto da Central Do Brasil e Neil Jordan. In compenso arriva il premio per la migliore interpetazione a Samuel Lee Jackson, mentre Robert Forster deve arrendersi a Robin Williams, che si aggiudica l’Oscar come migliore attore non protagonista.

Mentre Jackie fatica in U.S., a Natale, in Italia, Cecchi Gori è impegnato a incassare 60 miliardi con La Vita E’ Bella, attualmente il secondo incasso di tutti i tempi dopo Titanic. Dunque il rinvio del film di Tarantino a Marzo del ’98 è quanto mai giustificato. Jackie Brown esce e finisce per incassare la metà di Pulp Fiction, circa 5 mld, una cifra comunque di rispetto ma non un granchè. Jackie Brown va meglio di Cop Land ma perde, seppur di poco, il confronto con Il Grande Lebowski, che in U.S. ha incassato appena $18M.

A Jackie Brown segue un grande stop. Un’assenza lunga quasi 6 anni, a conlusione dei quali, nel 2003, Tarantino si ripresenta con la sua nuova creatura, Kill Bill. (Continua)

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