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I Medici: riuscirà il secondo appuntamento a tener testa agli ottimi risultati dell’esordio?

Dopo il grande successo riscosso il 28 ottobre, con la messa in onda dei primi due episodi, la fiction fantastorica in prima visione su Rai Uno è alla prova del nove…

I Medici – Masters of Florence, grande co-produzione tra Lux Vide, Big Light Productions, Wild Bunch TV e Rai Fiction, ha totalizzato con la sua puntata d’esordio la bellezza di 7.562.000 spettatori, raggiungendo quasi il 30% di share (il 29.9%, per l’esattezza) battendo la concorrenza di sport (il match Lione – Juventus, secondo, col 20%) e varietà (Stasera Tutto è Possibile, 7.8%, e Le Iene, 6.7%). Il secondo episodio ha perso qualche spettatore (7.143.000 in totale) ma guadagnato in share (31.1%). Risultati assolutamente incoraggianti, che lasciano ben sperare per il proseguo della serie, che ha ottenuto recensioni miste da parte della critica ma è piaciuto al pubblico. Se la fiction riuscirà a mantenere questa soglia lo sapremo dopo l’appuntamento di stasera, con le due puntate “La peste” e “Il giudizio” ma le prospettive sono buone e fanno sperare per il futuro della fiction made in Rai, che trova una sorta di catartico “Rinascimento” proprio con la serie ispirata dalle vicende della celebre famiglia fiorentina, su cui i produttori hanno investito e creduto molto. Sia in termini di cast (per buona parte internazionale e di peso, a partire dalla presenza di Dustin Hoffman e di un giovane interprete molto amato dagli spettatori ne Il Trono di Spade: Richard Madden) che di investimento mediatico e logistico (la theme song è cantata dalla celebre Skin), per arrivare alle innovazioni tecnologiche: si tratta difatti della prima serie italiana girata (e visionabile in tv) in 4K.

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“I personaggi della nostra serie sono vissuti quasi seicento anni fa, eppure la fama dei Medici non conosce cedimenti. Nessun’altra famiglia ha avuto un impatto così forte sulla civiltà occidentale. Senza dubbio ciò è dovuto alla loro visione del futuro, alla rinascita culturale ed economica che hanno promosso, ai sacrifici personali e morali che hanno fatto.” afferma Frank Spotnitz, creatore, autore e produttore esecutivo del progetto. “E così, raccontare le loro vicende non significa affatto fare un polveroso dramma storico, ma narrare la storia di uomini e donne le cui battaglie rispecchiano le nostre” conclude.

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