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MIA: Mercato Internazionale Audiovisivo, quattro giorni al servizio dell’industria italiana del cinema

Il Mercato Internazionale dell’Audiovisivo si terrà a Roma dal 20 al 24 ottobre: contenuti e dichiarazioni dalla prima giornata dell’evento

MIA è un hub, un luogo di discussione e condivisione, la sintesi di un grande lavoro di squadra fatto dall’industria e dalle associazioni, dalle istituzioni e da un gruppo di professionisti appassionati. MIA è un mercato diverso, perché si pone come piattaforma di matchmaking e non si accontenta di essere solo un evento -anche se di successo e dai numeri incoraggianti- ma anche il luogo dove si possano proporre e scoprire nuovi modelli di business per l’industria creativa”.

Parola di Lucia Milazzotto, Direttore di MIA, il Mercato Internazionale dell’Audiovisivo partito oggi a Roma e che si protrarrà fino a lunedì 24 proponendo un carnet di appuntamenti molto interessanti per gli addetti ai lavori e gli insider del mercato e dell’industria cinematografica italiana (e non solo).

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I lavori, per questa prima giornata, si sono concentrati su cinque eventi principe:

Conferenza Internazionale Cine–Creative Communities. Una conferenza internazionale sull’industria creativa e sul tema dello sviluppo urbano sostenibile, con la città di Roma al suo centro.

Conferenza stampa di presentazione della piattaforma “Scelte di Classe. Il cinema va a Scuola”. Un progetto che mette i film al centro dello sviluppo educativo e personale dei bambini e dei giovani di tutte le scuole, attraverso la visione, l’approfondimento e l’incontro in classe tra il mondo del cinema e gli spettatori di domani.

What’s Factual on Italian TV? Un incontro con i principali network televisivi italiani che programmano documentari e programmi factual, con un’attenzione particolare a come questi canali lavorano con la produzione indipendente.

China: Tecnology, Money, Social Media and Audiences. Quali sono le dinamiche che caratterizzano il mercato cinese, in costante ascesa e divenuto di importanza globale su molteplici fronti, dal lancio dei più grandi blockbuster all’importanza del mercato on line e al futuro della realtà virtuale nel Paese.
Al panel sono intervenuti Jeffrey Chan (COO e board member di Bona Film Group) e Isabelle Glachant (CEO di Asian Shadows). Dall’incontro è emerso che la Cina sta costruendo il più sofisticato sistema di video streaming del mondo. Negli ultimi 12 anni il mercato video è passato dalla vendita dei CD e DVD pirata alla tramissione in streaming dei film negli internet cafes fino al grande avvento degli smartphones, e oggi, attraverso app e piattaforme come Tencent, Letv e Youku Tudou, quest’ultima inglobata poi dal colosso Alibaba, conta 800 milioni di utenti e ai 10-15 milioni di subscribers. “Nessuno legge più in metropolitana” afferma Glachant, “sono tutti impegnati a guardare film, anche sottotitolati”.
Le aziende di streaming e le applicazioni sugli smartphones hanno sostituito la TV, che è generalmente percepita come controllata, ripetitiva e obsoleta. Solo i TV drama e i programmi di varietà continuano ad avere successo. Inoltre la vendita di biglietti online rappresenta il 70% dei biglietti venduti.
Gli uomini più ricchi della Cina si sforzano in ogni modo di essere nominati nei titoli di testa dei film, dove appaiono fino a 30 produttori che però non sono coloro che hanno davvero prodotto il film, ma piuttosto investitori che sognano di vedere il proprio nome affiancato a quello del regista e a quello delle grandi star del cinema cinesi.

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Animation Day. Un giorno di incontri, tavole rotonde, discussione e riflessione sul mondo dell’animazione ma anche l’occasione di scoprire in anteprima i nuovi prodotti e talenti europei che sempre di più si dimostrano competitivi rispetto al mercato globale.
Il tema intorno al quale si sono sviluppati i lavori è stato “L’animazione è un linguaggio”. Lucia Milazzotto, direttore di MIA afferma che “Capire ed esplorare l’animazione e i suoi linguaggi e modelli di business è un passaggio strategico importante per tutti i segmenti dell’audiovisivo. Un paradigma transmediale e transnazionale, che apre al mondo globale e a tutti i generi del cinema e dell’audiovisivo”.
“L’animazione – ha detto Andrea Occhipinti di Lucky Red – “ è uno dei generi più gradito dal pubblico in Italia, eppure la maggior parte dell’offerta arriva dall’estero. È giunta l’ora in Italia di investire nella produzione di animazione.”

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