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La situazione del cinema italiano

I dati del primo trimestre confermano che il 2019 finora non è stato ricco di successi per la nostra produzione. E ora, che succede?

Purtroppo, anche analizzando i dati di marzo 2019, è difficile trovare delle belle notizie. Come avvenuto nei primi due mesi dell’anno, anche sul primo trimestre 2019 ci dobbiamo ripetere: si tratta del peggior risultato degli ultimi dieci anni, decisamente preoccupante visto quanto è importante l’inizio di anno per la nostra produzione. Iniziamo dagli incassi del primo trimestre negli ultimi dieci anni (qui l’infografica interattiva):

Basti dire che nel 2011, 2012 e nel 2016 il cinema italiano, nei primi tre mesi dell’anno, aveva fatto meglio di quello americano. Nel 2019, l’incasso del cinema italiano (41,7 milioni), non è neanche la metà di quello statunitense, che ha ottenuto 106.180.834 euro.

E ricordiamo anche che nei prossimi mesi, mentre i grandi blockbuster americani, per un volta tutti in day and date, daranno vita a un’estate importante (quanto importante lo vedremo, ma sicuramente ben superiore a quella del 2018), il cinema italiano commerciale andrà in ferie. In questo senso, qualsiasi sia il giudizio sui risultati di Bentornato presidente e Ma cosa ci dice il cervello (quest’ultimo cresciuto molto dopo i primi giorni e che ha ancora una lunga strada davanti a sé, quindi per ora sicuramente meglio sospendere qualsiasi valutazione commerciale, in attesa di un dato più chiaro), bisogna dare atto a Vision Distribution di essersi impegnata per allungare la stagione per il cinema italiano. E passiamo alla quota del cinema italiano nel primo trimestre degli ultimi dieci anni (qui l’interattiva):

In questo senso, non siamo al dato peggiore (che è il 20,54% del 2017), ma solo perché gli incassi complessivi del 2019 sono più bassi di quelli di due anni fa e quindi, anche se l’incasso italiano è inferiore, la quota è un po’ superiore. Detto questo, rispetto ai primi due mesi dell’anno, abbiamo perso terreno anche nel confronto con il 2015, che ora può ‘vantare’ (si fa per dire) una quota migliore di questo inizio 2019.

Va anche detto che non ci si doveva aspettare un miracolo da marzo, ma certo si poteva sperare in qualcosa di meglio. Questa infatti la classifica dei primi dieci titoli italiani a marzo 2019 (cliccate qui per la versione interattiva):

Insomma, i migliori due risultati non vanno sopra il milione e seicentomila euro. E, in generale, solo quattro film fanno meglio di un milione (compreso il miglior incasso nostrano del 2019, Dieci giorni senza mamma, terzo a marzo nonostante sia uscito il 7 febbraio).

Il fatto che nella top ten, al decimo posto, ci sia un evento come Gauguin a Tahiti – Il paradiso perduto, con un risultato buono (264.956 euro) per questa tipologia di prodotti, ma non certo straordinario in senso assoluto, fa capire molte cose. Così come si capiscono molte cose dal paragone con i migliori 10 titoli italiani di marzo 2018 (qui l’interattiva):

Qui i titoli che superano il milione ci sono e sono ben tre (Metti la nonna in freezer con 2.848.371 euro, Puoi baciare lo sposo con 2.307.196 euro e A casa tutti bene – titolo uscito il 14 febbraio – con 2.074.013 euro). In effetti, non è stato un mese spettacolare (12,4 milioni di incasso, 24,74% di quota), ma comunque sufficiente a far meglio di marzo 2018…

E ora, che possiamo dire del cinema italiano? Che, per come è stato l’andamento finora, è probabile che si arriverà al 25 dicembre con una quota inferiore al 20%. Poi, per fortuna, quel giorno arriva Checco Zalone. Ma non ci si può affidare solo a lui…

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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