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AMC: Un abbonamento che funziona

Mentre Moviepass è in crisi totale, sta andando bene la card della catena di cinema AMC, che permette di vedere un numero ampio di film…

Due lezioni di business da seguire, una positiva, l’altra negativa. La catena di cinema americana AMC ha recentemente diffuso (come potete leggere sull’Hollywood Reporter) gli ottimi numeri fatti registrare dalla loro proposta di abbonamento, che prevede la possibilità di vedere un massimo di tre film a settimana in qualsiasi formato (anche Imax) per 19,95 dollari al mese. Intanto, sembra ormai che stia per crollare l’utopia (ma forse sarebbe meglio parlare di follia) di Moviepass, il servizio che era partito offrendo un film al giorno a fronte di un pagamento mensile di 9,95 dollari. Basti dire che, un mese fa, un’azione valeva 24 dollari, mentre ora, nel momento in cui scrivo, è a soli 3 centesimi. Insomma, ha perso il 99,9% del suo valore.

Intanto, un po’ di fondamentali. Le card delle grandi catene di cinema e che permettono accesso illimitato (o quasi) non sono una novità, almeno in Europa. In Francia, sono un pilastro del cinema transalpino, che permette di dar vita agli oltre 200 milioni di biglietti staccati ogni anno. E anche in Italia esistono. O meglio, esiste da tempo quella di The Space, che è stata recentemente aggiornata e modificata a condizioni più vantaggiose (come potete vedere qui), ma sulla quale non ci sono al momento cifre ufficiali.

Stranamente, negli Stati Uniti queste card non sono mai state molto diffuse e anche Moviepass (quando costava circa 50 dollari) era limitata a un pubblico estremamente di nicchia. Ma evidentemente, come sottolinea questo articolo, l’avventura bizzarra di Moviepass ha comunque ispirato le grandi catene americane verso questa strada, senza dimenticare di trarne alcune lezioni importanti su cosa fare e non fare.

Intanto, diciamo subito che uno dei grossi problemi di Moviepass era che, non essendo né il distributore del film né un esercente, doveva rimborsare la quota del biglietto a entrambe le parti (in sostanza, tutto il biglietto). Invece un esercente come AMC, che ovviamente offre questo servizio nei suoi cinema, dovrà soltanto pagare la relativa quota al distributore. Quindi, con un’offerta di 19.95, si può dire che non perde soldi fino a quattro film visti da uno spettatore al mese. Senza contare che la maggiore frequentazione ha un risvolto positivo anche sulle consumazioni (e su quel fronte, i margini degli esercenti sono decisamente alti).

Inoltre, AMC richiede che i biglietti vengano utilizzati assieme a un documento di identità. Scompare quindi una delle follie di Moviepass: il fatto che un abbonato potesse ritirare un biglietto e poi venderselo. E’ interessante poi la scelta fatta da AMC per garantirsi contro chi volesse ‘entrare’ e ‘uscire’ dall’abbonamento a seconda dei periodi più o meno interessanti dell’anno. Intanto, l’abbonato garantisce che rimarrà tale per tre mesi almeno, poi può disdire il suo abbonamento in qualsiasi momento. Tuttavia, chi disdice non può riabbonarsi per i successivi sei mesi (potete leggere tutte le condizioni qui).

E i risultati hanno finora dato ragione a AMC. 260.000 abbonati totali a metà agosto, dopo che a fine luglio erano 175.000. Al momento, i biglietti presi dagli abbonati alla card incidono sul 5% di quelli totali venduti da AMC, che ha l’obiettivo di arrivare a 500.000 abbonati entro giugno 2019 e un milione per giugno 2020. Obiettivi decisamente realistici, forse anche ‘timidi’ a questo punto.

Discorso molto diverso per Moviepass, che ha annunciato che metà agosto l’abbonamento di 9.95 euro sarà valido ormai solo per un massimo di tre film al mese, con uno sconto di 5 dollari per ogni biglietto supplementare acquistato. Inoltre, solo un numero limitato di film saranno disponibile in ciascun momento, cosa che ridurrà di molto le possibilità di scelta degli abbonati. Che, a questo punto, come è chiaro, stanno passando in massa a AMC, che ormai offre un servizio migliore. E che, soprattutto, non rischia di chiudere i battenti da un giorno all’altro…

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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