Riccione e il futuro

Di cosa si discute a Riccione? Il primo punto, non è una sorpresa per nessuno, è l’estate in sala. E’ un tema che viene dibattuto sempre, ma mai come nel 2018 la situazione sembra grave, tanto che probabilmente vedremo i peggiori incassi degli ultimi 12 anni. Si riuscirà a trovare un accordo tra i distributori (soprattutto le major americane, ma non solo, perché non siamo credibili se diciamo che l’estate è un’ottima stagione per il cinema e poi non mettiamo i prodotti italiani) e che duri per diversi anni? Non è facile, ma non è più rinviabile e da alcuni accenni che si sono sentiti ieri, un’intesa sembra vicina.

Altra questione importante sarà vedere gli effetti della nuova legge cinema, in particolare sulla produzione e sulla distribuzione. I maggiori contributi permetteranno di avere un cinema più forte e con prodotti in grado di competere a livello internazionale? O il rischio è quello di ritrovarci con prodotti costosi che continuano a incassare cifre simili?

Meno pressante (anche per il semplice fatto che dipende dagli Stati Uniti e non da noi) il tema delle window, mentre ovviamente siamo tutti in attesa di sapere chi effettivamente acquisterà non solo 20th Century Fox, ma anche Sky, scelte aziendali che quasi sicuramente cambieranno anche il panorama della distribuzione in Italia.

Intanto, la giornata di ieri si è aperta con un convegno organizzato dalla rivista Box Office, “Week-end sovraffollati, stagionalità del mercato: come distributori ed esercenti riescono a lanciare i film in uscita”. E’ emerso (ma non è certo una sorpresa) che i titoli dei film sono troppi e che alcuni utilizzano la sala solo per il passaggio televisivo, ma forse (a detta di chi scrive) si sopravvaluta il miglioramento sugli incassi da un’eventuale diminuzione dei film programmati.

Per una coincidenza, il programma delle Giornate è iniziato ieri con la convention di Universal, l’unico distributore che al momento sta sostenendo l’estate 2018 con titoli importanti, non solo Jurassic World: Il regno distrutto, ma anche Obbligo o verità e gli imminenti La prima notte del giudizio e Skyscraper.

Non sembrano esserci dubbi su quale sarà il titolo più importante a livello economico, ossia Mamma mia! Ci risiamo, sequel del fortunato musical con le canzoni degli Abba. Da non dimenticare anche il cartone della Illumination Il Grinch, che uscendo il 29 novembre potrebbe rimanere bene in sala anche a Natale. Sul versante autoriale (ma con buone potenzialità commerciali) il nuovo titolo di Spike Lee, premiato a Cannes, Blackkklansman, e soprattutto Il primo uomo, nuova pellicola del premio Oscar per La La Land Damien Chazelle.

Universal presentava anche i titoli di Lucky Red che distribuirà, tra cui spicca il tentativo di un family italiano (genere che da noi si affronta raramente, anche per un po’ di preclusione verso questo genere) con protagonista Paola Cortellesi, La befana vien di notte.

Per quanto riguarda Bim, la cui convention chiudeva la giornata di ieri, è evidente che il titolo più importante è la Palma d’oro Un affare di famiglia, ma questo non significa che altri film (in particolare, Book Club) non possano funzionare bene…

Robert Bernocchi: E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.

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