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Intervista a Roberto Proia

Il nuovo listino e gli ultimi acquisti di Eagle Pictures a Cannes. Di questo e tanto altro parla il direttore dell’area cinema Roberto Proia…

Inizierei parlando del vostro recente accordo con Annapurna, fatto assieme a Leone Film Group…

Il primo film che fa parte dell’accordo è Detroit di Kathryn Bigelow. Annapurna ha sviluppato negli anni un rapporto privilegiato con gli autori, registi come David O. Russell, Kathryn Bigelow o Bennett Miller. In quest’ottica, attendo molto A Christmas Carol di Bennett Miller con Daniel Day Lewis, ma anche il nuovo film di David O.Russell e, ancora, il prossimo titolo con Jennifer Lawrence. Annapurna è una delle maggiori produzioni a livello mondiale e siamo felici di aver fatto – assieme a Leone Film Group – un accordo quadro con loro.

Che film presentate a Riccione?

Il listino sarà molto variegato. Presenteremo sia film come Detroit in uscita a novembre, ma anche titoli per famiglie, come Vita da giungla, basato sulla serie che in Italia vai in onda su Rai Yoyo (è importante precisare che non si tratta di episodi inediti, ma di un film vero e proprio), poi sempre insieme alla LFG distribuiremo nelle sale My Little Pony – Il film.
Siamo molto soddisfatti inoltre di avere nel nostro listino la commedia action Come ti ammazzo il bodyguard, con Ryan Reynolds, Samuel L. Jackson e Salma Hayek. Lo abbiamo visto a Cannes ed è davvero esilarante. Reynolds in questo film ha lo stesso humour demenziale di Deadpool. Dovevamo avere a fine anno The Professor and the Madman (con la coppia Sean Penn/Mel Gibson), ma visto che non sarà pronto in tempo, è stato spostato di un anno e sicuramente concorrerà per gli Oscar a fine 2018.
Avremo poi un evento mondiale imperdibile: Terminator 2 – Il giorno del giudizio – 3D. Come Titanic, che riproposto in 3D ha fatto 6 milioni, anche questo è un titolo cult e su cui Cameron ha lavorato personalmente per creare una versione che non deluderà. Sarà un evento di una settimana in autunno.
Di sicuro, un titolo su cui puntiamo molto è Paddington 2, in uscita il 9 novembre. Per Natale potrebbe invece arrivare nelle sale, se gli accordi internazionali lo permetteranno, Morto in una settimana… o ti ridiamo i soldi, esilarante commedia con Tom Wilkinson.

Siete stati molto attivi al Mercato di Cannes. Come è andata?

I titoli acquisiti sono stati tanti ma probabilmente le punte di diamante (acquisite con la LFG) sono Landslide, un war thriller con Will Smith estremamente attuale e con una sceneggiatura avvincente, e King of the Jungle, che vede protagonista Johnny Depp nei panni di un folle milionario. Abbiamo comprato anche Unabomb, che racconta la vera storia del terrorista Unabomber e il già citato Morto in una settimana…o ti ridiamo i soldi, una strepitosa commedia British con Tom Wilkinson che racconta la storia di un ragazzo che non riesce a suicidarsi e quindi assume un killer per farlo, salvo poi ripensarci il giorno dopo, quando però il contratto è già stato firmato. Insomma, quest’anno lo shopping è stato molto proficuo.

Si è parlato di un Mercato debole, ma non sembra proprio essere la vostra esperienza…

Noi abbiamo comprato tanto prodotto e di livello, quindi non sono d’accordo con chi ha parlato di un mercato debole. Magari i titoli di punta erano 3-4, ma non è detto sempre che ci siano, come in effetti non c’erano a Berlino. Forse non avevamo, come nel 2016, un film attesissimo come The Irishman, che è arrivato a fine mercato. Ma, per esempio, il fatto che fosse disponibile per gli indipendenti un titolo con Will Smith come Landslide è un evento rarissimo. In effetti, in passato Collateral Beauty è stato brevemente disponibile, ma è stato poi preso dalla Sony per tutto il mondo.

Per voi distributori indipendenti, Netflix e Amazon sono una minaccia negli acquisti ai Mercati?

Per noi, al momento non è ancora una minaccia. Certo, può capitare che un film su cui stavamo riflettendo venga acquistato da Netflix, ma per ora i venditori ritengono ancora interessante dare i film a noi distributori tradizionali e far fruttare tutta la filiera. Poi, a quanto ci risulta, Netflix non ha interesse a distribuire i film nelle sale, mentre Amazon continuerà a rispettare la finestra theatrical.

Quest’anno, avete distribuito due film da Oscar come La battaglia di Hacksaw Ridge e Lion. Ma si può ancora puntare al film da Oscar o è troppo rischioso?

Io non amo molto immaginare scenari da qui a un anno. Ci sono attori che per mesi devono vincere e poi non ce la fanno. Penso proprio che l’Oscar possa essere una bella ciliegina sulla torta di un film che già funziona bene, ma da solo non basta, come dimostrano diversi casi che poi non hanno performato. Quindi, non comprerei un titolo solo perché potenzialmente concorrerà agli Academy Award, perché non è detto che questo porti al risultato che ci si aspetta.

La sua valutazione del mercoledì a due euro?

Il mercoledì a due euro mi è sembrato un palliativo per alzare un po’ i numeri dell’affluenza, ma che non ha risolto il problema. Da un lato, ho trovato positivo che il governo volesse ‘intromettersi’, dando la sua attenzione a un’industria in sofferenza. Ma questo non toglie che, a mio avviso non è stato un approccio costruttivo. Mi piacerebbe invece che ci ispirassimo a modelli stranieri, come quello francese, dove, per esempio, i minori di 14 anni pagano 4 euro sempre e comunque. È così che si crea una generazione di cinefili, che sarà il pubblico di domani.
Auspicherei una campagna a spese del governo sul cinema e la sala, magari con la collaborazione di tutte le Associazioni. Non credo che mandare la gente al cinema una volta al mese a 2 euro serva a fidelizzare. Quando uno fa una scorpacciata di cinema in un solo giorno, vanno in sofferenza i giorni precedenti e successivi, così come il weekend prima. Insomma, l’iniziativa alla fine è servita a quei pochi titoli-evento per i quali il pubblico non voleva aspettare che arrivasse il giorno della promozione. Questa è un’industria che deve vivere 365 giorni all’anno con tutti i suoi film e i titoli devono funzionare per il loro valore e quello della loro campagna di lancio.

Uno dei problemi di cui dibattiamo sempre nel settore, è la stagionalità e l’offerta di cinema in estate…

Se qualcuna tra le tante commedie che si sono cannibalizzate a vicenda quest’anno fosse uscita d’estate, avrebbe avuto forse più possibilità di avere successo, anche solo perché sarebbe stata l’unica offerta di quel tipo di prodotto. L’uscita affollata di commedie italiane in un periodo limitato non è comprensibile, così come non è chiaro perché alcuni prodotti giovanili siano usciti tutti insieme. Con un titolo italiano debole (e a volte purtroppo succede), la cosa migliore forse sarebbe posizionarlo fuori stagione, con costi minori e sapendo che avrà una tenitura migliore. In generale, il prodotto va comunque difeso.

Dopo aver distribuito Il permesso – 48 ore fuori, quale sarà il vostro impegno con il cinema italiano?

Abbiamo appena finito le riprese di Tu mi nascondi qualcosa, una commedia degli equivoci prodotta dalla Lime Film che uscirà a novembre. In questo caso, siamo impegnati come distributori, mentre al momento siamo appena entrati in preproduzione di Un figlio di nome Erasmus, una commedia corale che inizieremo a girare a marzo tra Roma e l’Olanda, con un cast molto forte. La nostra forza da questo punto di vista è che non abbiamo l’obbligo di produrre, lo facciamo se sulla nostra scrivania arriva una storia che ci convince, ma non è la nostra mission.

In questo senso, quale pensa che sia la situazione del cinema italiano?

Sono convinto che non possano funzionare troppe commedie, magari sempre con gli stessi artisti. Mi piacerebbe che il cinema di genere di Falchi, Il Permesso, Lo chiamavano Jeeg Robot si facesse ancora più strada. In generale, vorrei un cinema italiano ancora più vario forse con una selezione più rigida sul tipo di commedie che devono vedere la luce.

Cineguru è a Cinè 2017 con uno speciale che trovate in distribuzione gratuita a Riccione e raccoglie le interviste fatte in preparazione della manifestazione e una riflessione sul cinema tra 10 anni. Tutti gli articoli relativi alla manifestazione sono raccolti a questo link

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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