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Intervista a Paul Zonderland

L’amministratore delegato di 20th Century Fox Italia parla del problema dell’estate e dell’interesse della società nella produzione di film italiani…

Quali sono i film che presenterete a Riccione?
La cosa bella del listino di quest’anno è che abbiamo una grande varietà di prodotti. Intanto, puntiamo molto sul sequel di Kingsman, intitolato Kingsman: il cerchio d’oro, anche perché il film originale ha trovato un nuovo pubblico grazie alla pay tv e agli altri sfruttamenti. Poi, abbiamo due grandi titoli per Natale, che possono trovare un pubblico diverso. Il primo è Assassinio sull’Orient Express diretto da Kenneth Branagh e con un cast fantastico, che vede coinvolti Johnny Depp, Daisy Ridley, Penélope Cruz, Michelle Pfeiffer, Judi Dench e lo stesso Kenneth Branagh. Questo film potrebbe dar vita a un nuovo franchise, che magari punta a un pubblico più adulto, rappresentando quindi un modello diverso di cui il Mercato avrebbe bisogno, visto che spesso vediamo troppi film uguali tra loro. Poi avremo Ferdinand, il nuovo film di animazione della Blue Sky Studios, diretto da Carlos Saldanha. A proposito di animazione, ci sarà Capitan Mutanda a ottobre, mentre un altro film per cui abbiamo grandi aspettative è Il domani tra di noi, con Kate Winslet e Idris Elba. Potrebbe andare agli Oscar (soprattutto per il cast) Battle of Sex, mentre il nuovo musical con Hugh Jackman, The Greatest Showman, è sullo stile di Moulin Rouge e Chicago. E’ un film molto coraggioso e bellissimo e penso che, dopo il successo di La La Land, possa trovare un pubblico importante.

Quest’anno, l’estate nei cinema italiani non è partita bene. Cosa possiamo fare per risolvere questo annoso problema?
La questione dell’estate italiana è vergognosa e non siamo mai stati in grado di risolverla. C’è bisogno di un approccio strategico, con una proposta chiara e semplice che coinvolga tutte le società importanti, comunicando al pubblico quello che facciamo con una grande promozione. In questo senso, stiamo lavorando a un progetto che durerà tre anni e che speriamo di poter presentare durante il Festival di Venezia. Dobbiamo essere seri e dimostrare che possiamo cambiare questo mercato. Come Fox, vogliamo fare la nostra parte per modificare questa situazione. Noi siamo l’unico Paese al mondo dove i cinema chiudono quando chiudono le scuole, altrove invece accade il contrario e i cinema sfruttano al meglio la chiusura delle scuole. Io noto che in questi giorni ai centri commerciali c’è molta gente e dobbiamo convincerla ad andare al cinema. Non dico che sia facile, ma ci vuole un grande impegno da parte di tutti.

Che giudizio dà di questo primo semestre per quanto riguarda 20th Century Fox?
Siamo contenti di come sono andati i nostri film, abbiamo iniziato bene l’anno con Assassins’s Creed e abbiamo proseguito con buoni risultati per Logan, Baby boss e Il diritto di contare. Alien: Covenant è in linea con altri Paesi europei. Diciamo che abbiamo scelto le date giuste per uscire e siamo stati fortunati con il tempo, quindi siamo contenti di questi sei mesi. Purtroppo, sono invece molto preoccupato di come è andato il Mercato nell’ultimo mese, considerando che nonostante stiano uscendo diversi film americani importanti, ogni weekend facciamo il 15-20% in meno rispetto a giugno 2016. Credo che il pubblico non avverta l’urgenza di andare al cinema. Penso che poi un grosso problema sia la tenitura di un film sul grande schermo, che è troppo breve. Se un prodotto rimane solo per due settimane, riesce a trovare un pubblico esclusivamente di giovani appassionati. Noi siamo troppo dipendenti da un bacino di utenza che sta diminuendo, quindi l’obiettivo di tutti non dovrebbe essere quello di difendere la nostra fetta, ma di allargare la torta, facendo crescere il mercato. Insomma, lavorare bene a livello marketing su un pubblico che abbiamo perso e cercare di avere una tenitura più lunga, recuperando i tre mesi estivi che si perdono d’estate e con meno film usciti. Va detto però che sono solo gli americani che stanno lavorando per l’estate, noi spendiamo molto per portare il pubblico al cinema, mentre la legge italiana magari protegge maggiormente i piccoli produttori. In Italia c’è una grande frammentazione, ma invece dovremmo pensare in grande e favorire entità grandi che possano dar vita a prodotti più importanti.

Lei ha passato sei anni fuori dall’Italia. Cosa è cambiato in questo periodo?
Non è cambiato praticamente nulla. Io ho fatto altri lavori, ma i problemi sono rimasti gli stessi, non c’è una visione strategica. Quello che è chiaro, è che negli ultimi sei anni, in cui non ero in Italia, sono successe tante cose, ma che nei prossimi sei anni ne succederanno anche di più. Per esempio, l’importanza di Internet e della banda larga, così come la forza di Netflix, sarà ancora maggiore.
Dobbiamo capire che stiamo vivendo un periodo di crisi e in cui il contenuto deve essere pagato per quello che vale. Per questo, dobbiamo ricordarci che le sale sono sempre importantissime, considerando le difficoltà dell’home video tradizionale.
Soprattutto, dobbiamo ricordarci di mettere sempre il consumatore al primo posto, perché quando lo spettatore va al cinema ci dedica tre ore della sua vita e non tutti le hanno a disposizione facilmente. Ma se passi tanto tempo prima che inizi il film a vedere pubblicità locale di pizzerie e centri benessere, invece di promuovere il nostro prodotto, non va bene. Dobbiamo fare di tutto per premiare lo spettatore che va al cinema con un’ottima esperienza, che invece non c’è. Non possiamo continuare a ripetere gli stessi sbagli degli ultimi sei anni e dobbiamo avere una visione strategica per tre anni. Ricordiamoci sempre che siamo tutti sulla stessa barca, quindi dobbiamo parlare meno e agire di più.

20th Century Fox non produce un film italiano dal 2010. La situazione è destinata a cambiare?
Sì, siamo interessati e stiamo lavorando in questo senso. Stiamo seguendo con grande interesse la nuova legge e aspettiamo che sia completamente operativa, in modo da dar vita a un sistema semplificato e automatico, che sia in grado di attirare meglio gli investimenti dall’estero. Di sicuro, vogliamo dare al cinema italiano una piattaforma mondiale.

Cineguru è a Cinè 2017 con uno speciale che trovate in distribuzione gratuita a Riccione e raccoglie le interviste fatte in preparazione della manifestazione e una riflessione sul cinema tra 10 anni. Tutti gli articoli relativi alla manifestazione sono raccolti a questo link

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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