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Ma Rotten Tomatoes incide veramente sugli incassi?

In America, sempre più addetti ai lavori sostengono l’importanza del celebre aggregatore sui risultati al botteghino. Ma è proprio così?

In queste ultime settimane, sembrava un mantra. Un film incassa bene o va male? Dipende dal giudizio su Rotten Tomatoes. E’ ‘fresco’ (ossia, ha almeno il 60% di recensioni positive)? O è ‘andato a male’ (meno del 60% di giudizi favorevoli)? Tutto semplice, insomma. Ma è veramente così? David Poland ha analizzato la situazione ed è molto scettico. Il suo articolo, in effetti, inizia così:

Ci sono stati 131 film usciti in maniera massiccia d’estate, dal 2014 a oggi. Tra questi, il film che ha ottenuto il miglior punteggio da parte di Rotten Tomatoes (99%) ha esordito con 4 milioni. Quello che ha ottenuto il punteggio più basso di Rotten Tomatoes (4%) ha aperto con 5 milioni. Per molti versi, l’analisi potrebbe interrompersi qui.

In effetti, se vogliamo vedere Rotten Tomatoes come un indicatore perfetto del successo o meno di un film, questo deve essere sempre valido. Altro esempio interessante:

Delle dieci uscite estive che hanno avuto un moltiplicatore di 4 o più rispetto all’incasso del weekend di esordio nelle ultime cinque estati, sei sono ‘freschi’ e quattro ‘marci’. E dei dieci peggiori moltiplicatori, tre sono freschi. Questo ultimo gruppo comprende entrambi gli esordi sopra i 100 milioni, Captain America: Civil War (90% su Rotten Tomatoes) e Suicide Squad (25% su RT).

Ancora più importante (e attuale) il discorso sull’ultimo capitolo di Transformers:

Paramount ha un altro film importante che apre questa settimana con un valore di Rotten Tomatoes da incubo. Il tracking nelle precedenti settimane era su una cifra intorno a poco più di 70 milioni, mentre adesso potrebbe scivolare a circa 65 milioni (alla fine, ha chiuso a 68 milioni, Ndr). E magari questa sarà anche frutto dell’influenza della critica. Ma se volete portare avanti questa storia, dovete spiegarmi perché due dei precedenti 4 Transformers hanno aperto sopra i 100 milioni nel primo weekend e avevano un rating su RT sotto il 20%.

Insomma, Poland ne deduce che:

Il discorso fondamentale sembra chiaro… meglio essere apprezzati dalla critica che non esserlo. Se il vostro film è universalmente detestato dai critici, questo ha un impatto, come è sempre avvenuto… ma se il pubblico non è d’accordo, non per forza questo determinerà il destino del film.

A questo proposito, abbiamo preparato un’infografica (cliccate qui per la versione interattiva), che comprende i 20 maggiori incassi (dall’incasso più alto, Rogue One: A Star Wars Story, in alto, al ventesimo, Scappa – Get Out, in fondo in basso) ottenuti negli Stati Uniti tra il 2016 e questo primo semestre del 2017:

Cose interessanti che ne deduciamo? Di sicuro, le recensioni non sono poi così fondamentali per i film di animazione e/o per famiglie, che spesso si fermano intorno al 70-75%. Se ce l’ha, l’impatto sui film massacrati (in questo caso, i due esempi della DC Comics Batman V Superman e Suicide Squad) non si avverte certo sul primo weekend. E sicuramente non fa male essere molto apprezzati, soprattutto se le ambizioni di incasso iniziale non erano enormi (il fenomeno Scappa – Get Out lo dimostra chiaramente). In effetti, visto che, di questi 20 titoli, 10 hanno un rating del 90% o anche meglio, è evidente che le buone recensioni non fanno male. Il problema è capire se questo discorso generale ovvio adesso sia solo legato a Rotten Tomatoes (insomma, se milioni di persone si affidino a questo aggregatore per le loro scelte o invece no). L’analisi è stata ovviamente fatta sugli incassi statunitensi, visto che di recensioni americane stiamo parlando.

Va detto che da noi non è possibile fare nulla del genere, considerando che non c’è nessun aggregatore di recensioni che faccia un lavoro completo e ‘standard’, che permetta insomma di dare vita a risultati comunque affidabili e regolari. E’ impossibile quindi valutare bene l’impatto di quello che avviene in Italia. Ma l’impressione, sinceramente, non è certo di un’influenza enorme, soprattutto per quanto riguarda i quotidiani…

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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