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I migliori 20 incassi italiani del 2016-2017

Non c’è dubbio che il cinema italiano stia vivendo un momento difficile. Ma quali sono i migliori incassi in questo periodo?

Come stanno andando i film italiani quest’anno? Male, questo lo sappiamo e lo dimostra la quota del nostro cinema nel 2017 (al momento, è al 18,2% dal 1 gennaio al 24 giugno). Ma se volessimo capire meglio quali sono i titoli che hanno incassato di più nell’ultimo anno? Per valutare i risultati, abbiamo preso gli incassi dal 1 settembre 2016 fino a pochi giorni fa, il 22 giugno. Questi quindi sono i primi 20 titoli italiani (cliccate qui per la versione interattiva dell’infografica):

Cosa ne deduciamo? Se qualcuno avesse dei dubbi, il fatto che 18 dei 20 titoli citati siano evidenziati in blu, significa che sono tutti dello stesso genere: la commedia. Sempre vituperata perché sempre uguale a sé stessa. Ma sarà poi così vero? In questo elenco, si passa da una commedia storica con enormi ambizioni, quasi monicelliane (In guerra per amore), a remake di titoli francesi (Poveri ma ricchi, Mamma o papà), a un film chiaramente molto debitore della commedia americana anni ottanta (Moglie e marito), a titoli adolescenziali (Come diventare grandi nonostante i genitori) fino ad arrivare al primatista dell’anno, una commedia politica come L’ora legale. Per carità, non sempre si punta (e soprattutto, si raggiunge) all’originalità, ma d’altronde tutti i titoli non comici sono veramente così originali? E se anche allarghiamo il campo a trenta titoli, possiamo considerarne 24-25 come comici (a seconda di come vogliate valutare L’estate addosso). Insomma, prima di decretare (come fanno sempre certi quotidiani) che la gente è stufa di commedie italiane, bisognerebbe che qualcuno ci spiegasse su cosa sta ripiegando.

D’altronde, il fatto che in questa infografica ce ne siano solo due di colore rosso (ossia, non comici), dovrebbe farci capire quanto è complicato realizzare prodotti d’autore/non comici da noi. Perché questi sono i due casi migliori, ma tutti gli altri incassano molto meno. Basti dire che, sopra il milione, ci sono solo altri tre titoli: Rosso istanbul, Fai bei sogni e La verità sta in cielo. Tutto il resto, sotto il milione, ma molto spesso anche semplicemente sotto i 2-300.000 euro di incasso, anche a fronte di passaggi importanti a Cannes o a Venezia.

In tutto questo, se si continua a credere che i film d’autore si facciano con due lire rispetto alle ‘costosissime’ commedie, si sbaglia di grosso, perché certi titoli autoriali non hanno nulla da invidiare ai budget delle commedie più importanti.

Non è stata una grande annata neanche per il cinema di genere. Se consideriamo tale il secondo capitolo di Smetto quando voglio (che comunque è una commedia, anche se con un impianto più americano e ‘action’), sicuramente ci si aspettava di più. Ma comunque molto meglio di film come I figli della notte e I peggiori, che al botteghino se la sono cavata veramente male. Si conferma che fare film di genere è difficile e ancora più difficile trovare un pubblico. Non basta, insomma, il successo de Lo chiamavano Jeeg Robot per modificare la situazione in maniera rapida e decisa.

Insomma, come va il cinema italiano? In maniera preoccupante, anche considerando che è stato appena annunciato che il nuovo film di Zalone non uscirà prima del 2019. Ma prima di urlare alla catastrofe, aspettiamo di vedere come andranno i prossimi mesi e ricordiamoci sempre il quadro generale, come avevamo fatto qui. Perché, alla fin fine, il cinema italiano in questi anni si è comportato bene…

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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