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La nuova Legge Cinema è stata approvata: 400 milioni di euro l’anno garantiti per l’industria

Dopo tanta attesa, il provvedimento è passato alla Camera per definitiva approvazione e porta con sé tante novità, non solo a livello fiscale.

Se ne parla da tempo immemore, ma finalmente è realtà, per la soddisfazione di tutte le associazioni di settore. Il nuovo ddl cinema è realtà e dovrebbe entrare in vigore già da inizio 2017, dopo essere stata approvato dalla Camera dei Deputati con 281 voti a favore, 97 contrari e 17 astenuti. Il Ministro dei beni e delle attività culturali Dario Franceschini si dice estremamente soddisfatto di questo traguardo, per una riforma che promette di incentivare il settore ma anche cambiare le carte in tavola riguardo alcuni argomenti, fermi a troppi anni fa.
Vediamo più nel dettaglio cosa comporterà il nuovo ddl nella pratica.
– Viene inaugurato il nuovo Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel Cinema e nell’Audiovisivo, che apporterà nuovi vantaggi al tax credit grazie anche un meccanismo, simile a quello utilizzato in Francia, di auto-finanziamento. L’11% del gettito Ires e Iva del settore cinematografico italiano costituirà la base di calcolo delle risorse statali destinate al finanziamento del Cinema e dell’audiovisivo. In questo modo, peraltro, il fondo avrà un rassicurante minimo di 400 milioni di euro.
– Abolizione delle tanto discusse attribuzioni di fondi in base al fantomatico “interesse culturale” delle opere stesse: i contributi arriveranno in base a proiezione dei risultati concreti e a dati oggettivi, ma non solo in base agli incassi.
– Incentivo per le giovani promesse: dal 15 al 18% del fondo sarà destinato a opere prime e seconde, start-up, giovani autori.
– Incentivo alla diffusione del cinema delle scuole, con attività che andranno a sfruttare il 3% delle risorse.
– Tax Credit fino al 30%, con una soglia del 40% per i produttori e distributori indipendenti.
– 10 milioni di euro, a fondo perduto o agevolato, per tre anni, per interventi di digitalizzazione delle opere.
– Istituzione di un Consiglio Superiore composto da undici membri.
– Piano straordinario da 120 milioni a favore delle sale cinematografiche
– Abolizione della Censura di Stato, da sostituire con un’autoregolamentazione ancora in fase di studio.

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