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Amazon lancia il guanto anche a YouTube e apre a tutti i creatori la sezione video

Amazon apre ai contenuti dei creatori: mescola Netflix e YouTube in un modello nuovo e dirompente di video on demand, simile a quello di Vimeo ma con la forza di fuoco del colosso dell’eCommerce.

Pensavamo che Facebook fosse il maggior grattacapo per la leadership di YouTube nei video online. La piattaforma di Google dovrà invece vedersela con un altro colosso del web che ha deciso di intraprendere una mossa audace e di espandere il suo servizio di streaming a tutti i creatori, compresi alcuni dei partner storici dell’hub targato Google. Parliamo di Amazon, il gigante dell’eCommerce già rivale di Netflix nello SVOD (subscription video on demand), che si appresta a lanciare una nuova sezione chiamata Amazon Video Direct, che combina tutti i principali modelli di business ponendoli a servizio degli utenti partner.

Un po’ come succede su Vimeo, già concorrente di YouTube ma con dimensioni molto più ridotte, sulla nuova piattaforma i fornitori saranno liberi di scegliere sotto che forma rendere disponibili i loro contenuti: gratis con pubblicità, noleggiati o venduti singolarmente, offerti sotto abbonamento o addirittura come parte della più ampia library subscription di Amazon, Prime, che di recente ha strategicamente fatto debuttare un nuovo piano tariffario su base mensile, da aggiungere alla tradizionale sottoscrizione annuale. In quest’ultimo caso i creatori riceveranno royalties calcolate su base oraria, cioè 15 centesimi di dollaro all’ora per lo streaming all’interno degli USA e 6 centesimi per quello verso l’estero, con un limite annuo di 75 mila dollari. In caso di noleggio, vendita e sotto-abbonamenti effettuati tramite i canali dei partner, il portale tratterà invece per sé il 50% dei ricavi.

Per quanto riguarda la pubblicità, vero cuore della rivale YouTube, i detentori dei diritti riceveranno il 55% degli introiti da advertising, esattamente come già accade per il servizio di Google. Rispetto a quest’ultimo, tuttavia, Amazon ha previsto un programma atto a premiare i suoi collaboratori, chiamato “AVD Stars”, che prevede la creazione di un fondo mensile da un milione di dollari da dividere tra i 100 creatori più popolari su Amazon Prime. Si tratta dunque di un incentivo chiaramente volto a spingere verso il tradizionale modello subscription, seppur con una strategia di acquisizione assolutamente inedita che mescola Netflix e YouTube aggiungendoci la forza commerciale del  portale attivo anche nella vendita di beni materiali.

Due sicure pecche rispetto a YouTube: il limite geografico di Amazon Prime, che consentirà di aggiungere i propri video alla più ampia library solo negli USA, Regno Unito, Giappone, Germania e Austria; osservando brevemente la procedura di iscrizione, l’accesso ad Amazon Video Direct sembra limitato alle sole aziende, escludendo perciò che la piattaforma si trasformi in un vero hub di user generated content come quello di Google.

Per ora comunque al programma hanno aderito alcuni dei principali canali partner di YouTube, come MachinimaStyleHaul, più Conde Nast Entertainment, HowStuffWorks, Samuel Goldwyn Films, the Guardian, Mashable, Mattel, , Kin Community, Jash, Business Insider, TYT Network, Baby Einstein, CJ Entertainment America, Xive TV, Synergetic Distribution, Kino Nation, Journeyman Pictures e Pro Guitar Lessons.

Ricordiamo come Amazon stia attualmente puntando molto anche sul cinema, con l’acquisizione di titoli come Café Society di Woody Allen che aprirà domani sera il Festival di Cannes.

 

Fonte: Variety

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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