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CNC: uno sguardo al mercato francese del 2015

4,38 milioni di euro è il budget medio dei film francesi, che nel 2015 non sono solo aumentati in numero ma anche in termini di investimenti, con un totale di 1,2 miliardi investiti e un primo ritorno verso i livelli di inizio decennio.

Spesso termine di confronto per la nostra industria cinematografica, la Francia tira le somme del 2015 mettendo in evidenza i risultati di un’annata che il CNC, il Centre national du cinéma et de l’image animée, definisce “al vertice” per i film d’Oltralpe. In controtendenza con il 2014, non è aumentato solo il numero di titoli realizzati, ma anche le risorse investite e quindi il budget medio di produzione, arrivato a 4,38 milioni di euro contro i 4 milioni dell’anno scorso. Si tratta comunque di un ribasso considerando i dati degli ultimi 10 anni, di riflesso all’aumento nella struttura dei costi dei film.

Per quando riguarda il numero di produzioni, sono state 300 (+42 rispetto al 2014), 234 di nazionalità interamente francese o a maggioranza francese, cui si devono aggiungere 66 coproduzioni minoritarie. Gli investimenti complessivi hanno raggiunto 1,2 miliardi di euro, con un vero e proprio picco rispetto al ribasso conosciuto l’anno precedente, ma comunque in calo rispetto al periodo 2010-2013. A far riprendere il cinema francese dal down del 2014 (in cui gli investimenti non hanno superato il miliardo di euro), è stato soprattutto un aumento dei capitali stranieri stranieri (in crescita di circa il 118%) e l’apporto delle tv, il più alto in 10 anni (oltre il 31%).

Complessivamente, dunque, la produzione di cinema francese nell’anno appena trascorso è stata così divisa nelle diverse classi di budget:

  • 51 film con un costo superiore a 7 M€ (contro i 36 del 2014).
  • 33 film con un costo tra i 4 e 1 7 M€ (vs. 25 nel 2014).
  • 86 film con un costo tra 1 e 4 M€ (vs. 83 nel 2014).
  • 64 film con un costo inferiore a 1 M€ (vs. 59 nel 2014).

Cifre che terremo a mente per confrontarle con quelle del cinema italiano del 2015, quando saranno rese disponibili dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Come prima impressione, possiamo notare che anche in Francia, nonostante il maggior budget medio di produzione, la gran parte delle opere è comunque compresa nelle fasce più basse di costo, confermando la dimensione caratteristicamente più autoriale e artigianale del cinema europeo.

 

Fonte: CNC

 

 

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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