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Instagram: dopo il Papa e il ciclone algoritmo, arrivano anche i video da 60”

Mentre debutta l’account di franciscus e i video consentiti si allungano fino a un minuto, gli influencer del photosharing si ribellano al nuovo sistema, temendo un effetto distruttivo della viralità a favore della visibilità a pagamento come già successo su Facebook.

C’è chi prende le pulizie di Pasqua molto seriamente: è da un paio di settimane che Instagram non smette di far parlare di sé con tutte le novità in arrivo sulla piattaforma, nata per il photo editing e sharing e poi estesa anche ai video. A occupare le cronache mondiali sono utenti d’eccezione, nuovi modelli di visualizzazione dei feed e, last but not least, un significativo allungamento della durata massima delle clip filmate condivisibili dagli account privati. Ma procediamo con ordine.

Il 19 marzo, in tempo per le festività, il Pontefice ha benedetto l’applicazione espandendo la presenza social del Vaticano da Twitter (su cui l’account @Pontifex è presente dall’epoca del predecessore di Bergoglio, cioè dal 2012) alla piattaforma per la condivisione di foto e e video controllata da Facebook. In pochi giorni ha realizzato oltre 2 milioni di follower: chissà se anche franciscus, come altri utenti, è stato colto alla sprovvista dall’annunciato cambiamento nell’algoritmo che gestisce i feed e che la piattaforma intende modificare in modo da sostituire il criterio cronologico con uno più simile a quello utilizzato dalla casa madre di Zuckerberg.

Le personalità di Instagram si stanno letteralmente ribellando a questa decisione, talmente sconvolgente da aver sollevato sul social network l’indiscrezione secondo cui il roll-out delle nuove timeline sarebbe già avvenuto martedì scorso. La piattaforma ha dovuto addirittura smentire la notizia in tv, spiegando che si tratta di una modifica per cui ci vorranno diversi mesi ed è attualmente solo in fase di test presso un numero limitatissimo di account. Per star sicuri, comunque, influencer e anche aziende hanno cominciato a diffondere meme per invitare i loro seguaci a bypassare l’algoritmo attivando le notifiche push sui nuovi post, così da essere sicuri di non essere penalizzati dai nuovi calcoli matematici del social network.

keep calm instagramSe vi sembra un’esagerazione, chiedete a tutte le Fanpage di Facebook che dalla primavera del 2014 non riescono a ottenere visibilità per i loro contenuti se non con l’advertising o con i video nativi, gli unici format ancora spinti dal social network senza bisogno di investimenti monetari, nel chiaro tentativo di rivaleggiare con YouTube erodendo parte della sua raccolta. Sembra piuttosto evidente che le star del photosharing temano qualcosa di simile (cioè il crollo del cosiddetto reach o portata organica), e a rassicurarle non saranno certo le ultime notizie ufficiali provenienti da Instagram. Insieme al nuovo algoritmo arriverà infatti un’allungamento significativo della durata dei video caricabili sulla piattaforma: da appena 15 secondi a 60, un intero minuto, evidentemente a vantaggio dell’advertising. La stessa feature era stata infatti concessa in via preliminare ai brand e ora si estenderà gradualmente agli account privati. Bye bye competizione con Vine, l’app di Twitter che ha reso popolare l’idea dei mini-video in loop, con clip da massimo 6 secondi. Ora l’attenzione del social network sembra focalizzata esclusivamente su come diventare un remunerativo strumento di marketing, piuttosto che una fucina creativa con un’identità specifica, sulle impronte inesorabili di mamma Facebook. Rimane giusto da vedere se almeno, per spingere ancora di più la transizione, il social di Zuckerberg non finirà con l’aumentare temporaneamente la visibilità delle condivisioni da Instagram, creando così sinergie interessanti tra i due tool.

 

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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