Un altro traguardo è stato sorpassato dalla piattaforma americana leader nel video on demand: il primo gennaio 2016 Netflix ha superato i 75 milioni di utenti, rispettando così le stime di Wall Street e chiudendo l’anno con un totale di 44,74 milioni di clienti nei soli Stati Uniti. Non si arresta dunque la crescita del colosso dello streaming ad abbonamento, per quanto gran parte dell’espansione si debba ormai all’estero, dove la compagnia opera ormai in 190 Paesi, “praticamente ovunque” a parte territori caldi come Cina, Corea del Nord e Siria.

In patria la società di Reed Hastings ha invece dovuto ammettere un rallentamento (1,56 milioni di utenti aggiunti contro gli 1,65 previsti nelle attese), spiegato tuttavia con “l’alto tasso di penetrazione” messo ormai a segno nel mercato nordamericano. Per il prossimo trimestre Netflix si aspetta di aumentare ulteriormente il proprio bacino di abbonati, con altri 6,1 milioni di account, decisamente di più dei 4,88 previsti per lo stesso periodo dell’anno precedente. Sempre gli utenti USA dovranno inoltre aspettarsi un aumento della tariffa base per lo streaming in HD, che salirà di un dollaro fino ad arrivare a un costo di 9,99 al mese, ma la compagnia non prevede un particolare deflusso dovuto al cambiamento.

Per quanto riguarda i contenuti, le ore totale di streaming consumate nel 2015 sono state ben 42 miliardi e mezzo, in incremento rispetto ai 29 miliardi del 2014, mentre come già annunciato per il prossimo anno il portale si impegna ad aumentare l’offerta di prodotti “autoconfezionati”, con 600 ore di Netflixs Originals. In arrivo ci saranno,  in particolare, 30 nuove serie tv, 8 film, 35 show per bambini e 9 spettacoli comici.

Per Netflix si apre così un nuovo anno di sicura crescita, ma anche di sfide riguardo al mantenimento della propria posizione di leadership in un mercato interno ormai sempre più prossimo alla maturità.