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Fice: solidarietà per la chiusura del cinema Alcazar a Roma

Addio a un’altra sala storica di Trastevere: la colpa? Secondo la FICE è degli oneri pari a quelli dei grandi circuiti che stanno facendo sparire i monosala.

Un’altra sala storica sta per chiudere i battenti: è il monosala Alcazar, nel cuore di Trastevere  a pochi passi da quel cinema Aemerica ormai non più occupato, che aveva fatto sperare per qualche tempo in un nuovo modo possibile per far sopravvivere i cosiddetti schermi di quartiere o di prossimità. Dopo il rammaricato annuncio diramato lunedì dall’esercente Georgette Ranucci, ora arriva anche la solidarietà della Fice, la Federazione italiana cinema d’essai.

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A minare la sopravvivenza delle sale come l’Alcazar, ha dichiarato il presidente Domenico Dinoia, è una concorrenza sempre più forte, proveniente sia dai multiplex che dai circuiti e infine dalle nuove forme di fruizione del prodotto audiovisivo. Difficoltà cui  bisogna sommare nodi strutturali spesso denunciati dalle associazioni di settore cioè: “Gli onerosi costi di gestione e, nel caso di specie, un recente, insostenibile aumento dell’affitto del locale”.

In un’intervista al Corriere della Sera, Gerogette Ranucci (anche vicep residente Fice) ha parlato esplicitamente degli ostacoli che devono essere affrontati nella Capitale da chi gestisce un’unico schermo, cioè oneri pari a quelli di un multiplex sul fronte di costo del personale, luce, tasse e noleggio dei film.Una situazione che darebbe alle monosale meno potere contrattuale rispetto a chi gestisce più schermi, come Circuito Cinema o la catena di Massimo Ferrero. Il risultato: il Nuovo Sacher di Nanni Moretti resterà l’unica monosala di Roma, dove dal 2008 secondo il Corsera hanno chiuso oltre 40 strutture.

Il cinema Alcazar invece cesserà le attività domenica prossima, il 31 gennaio, con la proiezione del film La grande scommessa. Aveva aperto 28 anni con L’Attimo Fuggente. L’Anac, Associazione Nazionale Autori Cinematografici, ha chiesto un incontro con il Ministro della Cultura Franceschini, il Commissario Tronca, l’assessore alla Cultura Regione Lazio Ravera per confrontarsi sulla situazione d’emergenza in cui vertono le strutture come la sala di Trastevere. L’appuntamento per l’ultimo brindisi, intanto, è per domenica sera dalle 20 alle 21.

“Anziché rimpiangere la chiusura delle sale – ha concluso il presidenteDinoia nel messaggio di solidarietà all’Alcazaroccorrerebbe invece riflettere sulla necessità di un sostegno e di incentivi efficaci a tutti i livelli a favore dell’esercizio di qualità, che s’impegna nella diffusione della cultura cinematografica”.

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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