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Cinetel: un 2015 positivo per i cinema ma non per i film italiani [INFOGRAPHIC]

Come ampiamente previsto per il numero di uscite di rilievo nel panorama dei blockbuster statunitensi, quello appena concluso si è confermato un anno di netta ripresa per il botteghino italiano. Stando a quanto comunicato ieri ufficialmente da ANICA e Cinetel (che monitora il 93% del mercato), le presenze registrate dalle sale italiane nel 2015 sono state 99.362.667, cioè +8,56% rispetto…

Come ampiamente previsto per il numero di uscite di rilievo nel panorama dei blockbuster statunitensi, quello appena concluso si è confermato un anno di netta ripresa per il botteghino italiano. Stando a quanto comunicato ieri ufficialmente da ANICA e Cinetel (che monitora il 93% del mercato), le presenze registrate dalle sale italiane nel 2015 sono state 99.362.667, cioè +8,56% rispetto all’anno precedente, mentre gli incassi sono stati 637.265.704 euro, pari a un incremento del 10,78%.

#BoxOfficeIta 2015 (2)

Il risultato però è stato frutto principalmente dei grandi titoli made in USA usciti in tutto il mondo e che infatti popolano la top 10 degli incassi, dove l’unico italiano è la commedia Si Accettano Miracoli. comunque all’ottavo posto dietro titoli come Inside Out, Minions, Star Wars, 50 Sfumature di Grigio, American Sniper, Fast & Furious 7 e Avengers: Age of Ultron. Questa mancanza di campioni italiani di incassi si è riflettuta anche sulla quota di mercato del prodotto nazionale, scesa al 21% in confronto al 27% del 2014 e in modo ancor più impressionate rispetto al 37% di 5 anni fa. In generale, per quanto in ripresa, il mercato non è riuscito a tornare ai livelli del 2011, facendo emergere un trend che ha riscosso la preoccupazione delle industrie del cinema, cioè la tendenza del pubblico ad aggregarsi intorno a film percepiti come eventi, soprattutto se statunitensi.

Il 2016 ovviamente parte diversamente, grazie all’effetto Checco Zalone, con 14,9 milioni di biglietti venduti nei soli primi 17 giorni dell’anno (+52,59% rispetto al 2015) e 103,5 milioni di euro incassati (+57,47%). Ma, come sottolineato ieri riguardo ai dati Cinetel dal presidente della Sezione Produttori Anica, Francesca Cima, il mercato italiano non può affidarsi a un singolo titolo per riprendere terreno: molti titoli faticano ad affermarsi a causa dell’accorciamento della tenitura delle copie in sala, mentre a livello strategico occorrerebbe incrementare l’offerta rivolta al pubblico dei giovani.

Il presidente delle industrie cinematografiche, Riccardo Tozzi, è tornato invece a scagliarsi contro la riduzione delle risorse a disposizione dei produttori (dovute ai minori investimenti da parte delle tv e in particolare di Mediaset), con conseguenze evidenti sul livello medio del budget dei film italiani e, di riflesso, sui loro risultati al botteghino. Per quanto riguarda l’annosa questione della stagionalità, si sono visti invece gli effetti della grande promozione di ottobre (i Cinemadays): il mese ha infatti messo a segno un +49,06% di presenze e un +42,17% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, confermando la sensibilità del pubblico italiano alle iniziative sul prezzo del biglietto. Da notare, su questo fronte, anche come il mercoledì rimanga il giorno più popolare per andare al cinema dopo il weekend, anche più del giovedì in cui si concentrano molte delle nuove uscite.

Bene anche i contenuti alternativi, passati da 75 a 118 titoli, con un incasso complessivo in crescita del 54% e pari a 14 milioni di euro. In calo invece i film 3D, passati da 40  a 36 e da un incidenza del 5% sul totale dei biglietti staccati a una del 3%.


#BoxOfficeIta 2015

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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