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Jurassic World: la strategia di marketing dietro al successo

Dopo aver raggiunto il miliardo di dollari in meno di due settimane, Jurassic World ha confermato di essere un film macina-record. Innanzitutto, è diventando in via ufficiale quello a tagliare più rapidamente il traguardo a nove zeri nella storia del cinema, e con ogni probabilità è destinato a raddoppiare questa cifra aggiudicandosi così il terzo gradino del podio tra i maggiori incassi  di sempre…

Dopo aver raggiunto il miliardo di dollari in meno di due settimane, Jurassic World ha confermato di essere un film macina-record. Innanzitutto, è diventando in via ufficiale quello a tagliare più rapidamente il traguardo a nove zeri nella storia del cinema, e con ogni probabilità è destinato a raddoppiare questa cifra aggiudicandosi così il terzo gradino del podio tra i maggiori incassi  di sempre dopo Avatar (2,78 miliardi) e Titanic (2,18). Il successo del nuovo capitolo del franchise di Jurassic Park, nato ben 22 anni fa, è però anche frutto di un’attenta strategia di marketing, come spiegato a Screen Daily dal vice presidente esecutivo di  Universal Pictures International, Simon Hewlett.

Jurassic-World-poster

Per assicurarsi che il nuovo installment della saga fosse percepito come uno dei grandi appuntamenti cinematografici dell’anno, al pari di Avengers o Star Wars, la major si è prima di tutto mossa per verificare l’appeal del brand a livello internazionale. I test sono cominciati con 18 mesi di anticipo, seguiti da focus group su tutte le fasce da demografiche volti a individuare il posizionamento di Jurassic Park presso il pubblico mondiale. Ne è emerso come il primo film della saga fosse ampiamente il più apprezzato e percepito come punto di svolta nella propria vita di spettatori di cinema, seppur con motivazioni diverse da mercato in mercato. Alcuni territori sono risultati maggiormente legati al lato più dark e spaventoso del film, altri al suo valore di intrattenimento trasversale, altri ancora, come quelli orientali, hanno dimostrato più interesse verso il sostrato scientifico della storia e verso la sua ambientazione in un parco divertimenti.

A questo proposito non è possibile scordare la Cina, dove Universal si è scontrata con una conoscenza relativamente bassa del franchise, risalente a un’epoca in cui la Repubblica Popolare non consentiva un’importazione di titoli stranieri così significativa né rientrava nelle priorità distributive delle major americane. Ad aiutare il successo del film in questo particolare contesto, dove finora sono stati staccati ben 164,4 milioni di biglietti, è stato prima di tutto il suo carattere spettacolare, che si sposa perfettamente con l’IMAX e con l’alta domanda di questo tipo di prodotto da parte del pubblico cinese. Cruciale è stato però anche il tour promozionale, grazie a cui il cast di Jurassic World è sbarcato anche in una delle trasmissioni di cinema più popolari del Paese.

Last but not least, c’è la strategia del lancio del primo trailer, arrivato già nel 2014. Un contenuto dove “niente è stato lasciato al caso”, come affermato dallo stesso Hewlett: l’obiettivo era infatti quello di legittimare il nuovo capitolo sia come seguito dell’universo creato da Spielberg nel 1993, sia come un film nuovo e a sé stante, che meritava di essere visto sia dagli appassionati di lunga data sia dai nuovi pubblici. Raccogliere l’eredità di Jurassic Park, insomma, trasportandola però verso una nuova fase della storia e la nuova sensibilità di spettatori ormai abituati ai più strabilianti effetti speciali. Il risultato è che, dopo nemmeno una settimana dall’uscita, si è già cominciato a disquisire su come potrebbe essere costruito il sequel di Jurassic World e quali caratteristiche dovrebbe avere.

Ricordiamo infine che grazie al successo di questo titolo, così come di 50 Sfumature di Grigio, Fast and Furious 7 e con l’ulteriore apporto degli attesi Ted 2 e Minions, Universal sta conoscendo un anno record in tutte le proprie divisioni, mentre si trova attualmente al primo posto tra le major per livello di incassi sul mercato interno.

 

Fonte: Screen Daily

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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