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TV connessa: arriva anche Sky Online Tv Box

Negli USA sono tra   i dispositivi più diffusi per collegare il piccolo schermo a internet, in Italia, nonostante la presenza di marchi come Apple e Google (rispettivamente con Apple TV e Chromecast) i cosiddetti player multimediali che servono a rendere smart anche le tv di vecchia generazione non sono ancora decollati, contribuendo al ritardo del…

Negli USA sono tra   i dispositivi più diffusi per collegare il piccolo schermo a internet, in Italia, nonostante la presenza di marchi come Apple e Google (rispettivamente con Apple TV e Chromecast) i cosiddetti player multimediali che servono a rendere smart anche le tv di vecchia generazione non sono ancora decollati, contribuendo al ritardo del nostro mercato in questa nuova frontiera dell’intrattenimento. Anche su questo fronte, così come in tutto il comparto dell’audiovisivo on demand, qualcosa si muove, e lo fa ancora una volta grazie al leader del satellite Sky. Dopo aver fatto debuttare poco più di un anno fa il suo portale online  dove abbonarsi a cinema, sport e serie tv senza bisogno del decoder, ieri il colosso mediatico ha  fatto entrar e in commercio anche Sky Online Tv Box, un piccolo  dispositivo da attaccare alla presa HDMI dell’apparecchio televisivo per connetterlo in rete, via Ethernet o via wi-fi, e fruire così anche in salotto non solo dello SVOD (subscription video on demand) della stessa azienda,  ma anche di altri contenuti presenti nel set-top box sotto forma di app. Nella lista iniziale, probabilmente destinata a rimpolparsi, si trovano Spotify, Facebook, Vevo, Vimeo e Red Bull Tv.

Sky-Online-Tv-Box

In un futuro che volge sempre più chiaramente verso la trasmissione dei programmi in streaming, piuttosto che DTT, satellite o etere, le applicazioni dei servizi così detti OTT (o le versioni OTT delle emittenti tradizionali) sono destinata a prendere il posto una volta riservato ai canali sul telecomando, giocando così un ruolo di primissimo piano. Vero, però, che dopo il debutto della piattaforma di video on demand di Sky Online e dopo l’accordo con Telecom Italia per unire l’abbonamento tv a quello telefonico, l’azienda di Murdoch sembra più decisa che mai a imporsi quale leader del mercato dell’intrattenimento connesso, a scapito soprattutto di nuovi concorrenti non ancora entrati in partita e in particolare di Netflix, di cui per ora è difficile immaginare un’app nel set-top box di Sky. Lo stesso dicasi per Mediaset e la sua Infinity.tv, sopratutto in un momento in cui il Biscione sembra sempre più deciso a cedere su tutto il fronte pay-tv lasciandolo nelle mani sempre più piene del vecchio competitor.

In italia, insomma, da uno stato di estremo ritardo il video on demand sembra aver intrapreso un rapido percorso evolutivo, ma sempre all’impronta dell’accentramento e della riproposizione dei vecchi (e non troppo concorrenziali) modelli caratteristici della distribuzione in analogico. A questo punto si aspetta con sempre più fremito l’arrivo degli operatori stranieri,nella speranza che assolvano al compito di tenere aperto il mercato.

Da notare come la tecnologia alla base di Sky Online Tv Box sia a marchio Roku, cioè uno dei primi player a essersi lanciato diversi anni fa nel mercato USA dei set-top box e ora secondo solo Apple TV, nonché tra i principali alleati nella cavalcata di Netflix alla leadership del comparto americano dell’on demand ad abbonamento.

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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