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Video: il futuro è mobile, ma non necessariamente in mobilità

Entro il 2025 la fruizione di contenuti audiovisivi tramite dispositivi mobili è destinata a crescere fino a raggiungere il 20% di tutti i consumai, erodendo le quote della tv tradizionale e della visione da pc. Data l’esplosione del traffico non fisso degli ultimi anni questa stima, prodotta dall’istituto di ricerca TDG, non stupisce granché. Più interessante invece le…

Entro il 2025 la fruizione di contenuti audiovisivi tramite dispositivi mobili è destinata a crescere fino a raggiungere il 20% di tutti i consumai, erodendo le quote della tv tradizionale e della visione da pc. Data l’esplosione del traffico non fisso degli ultimi anni questa stima, prodotta dall’istituto di ricerca TDG, non stupisce granché. Più interessante invece le previsioni che riguardano le modalità con cui gli utenti guarderanno video da smartphone e tablet, cioè non necessariamente in mobilità e “on the go”.

tablets

Secondo il report, intitolato TV Gets Personal – Trends in Mobile Video Viewing, 2015-2025, l’80% di questi minuti fruiti da mobile lo saranno all’interno delle mura domestica e in particolare da tablet, cui si dovrà gran parte della ridefinizione del rapporto tra il pubblico e il video.

“Il concetto di guardare la tv sta cambiando – nota il redattore  dell’analisi di TDG, Joel Espelien – si sta trasformando da un gruppo di persone che si riunisce intorno a un medium sociale a qualcosa di più individuale. Un medium privato, caratterizzato da una visione  solitaria su schermi più piccoli e device personali”. Un cambiamento destinato probabilmente a riflettersi anche sull’offerta televisiva, che dovrà necessariamente lasciare via va più spazio a contenuti personalizzati piuttosto che al “broadcasting” (cioè la trasmissione  a molti) e alla programmazione generalista. Il tutto passando per un nuovo canale di diffusione capace di conciliarsi meglio con tale approccio flessibile e iper-individualizzato, cioè le app, per cui passa già quasi la metà del traffico video dei dispositivi mobili.

A guidare il cambiamento una serie di fattori, tra cui principalmente il rapporto sempre più stretto che i consumatori stanno sviluppando con il mobile, cui si aggiunge la rapida evoluzione di questi device e i loro costanti aggiornamenti tecnologici. Fondamentale sarà poi la disponibilità di banda e di connessioni mobili veloci, oltre che ovviamente l’abitudine a monitor più piccoli per la visione.

Piccola, personalizzata ma sempre in casa: questo insomma l’identikit della tv del futuro, cui anche i network tradizionali si stanno preparando con le loro app per la tv-everywhere e soprattutto con la creazione di canali esclusivamente online, sganciati dalla pay-tv tradizionale, di cui il più atteso è sicuramente quello di HBO ormai prossimo al lancio.

 

 

 

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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