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Tv connesse: 22 milioni di smart tv attive negli USA

Da 13 a 22 milioni nel corso di un anno: stando alle ultime stime dell’NPD Group, sono cresciute del 69% le tv con accesso diretto al web installate e attive negli Stati Uniti a fine 2014, vale a dire più dei lettori smart di DVD e Blu-ray presenti nel Paese (20 milioni di esemplari), che…

Da 13 a 22 milioni nel corso di un anno: stando alle ultime stime dell’NPD Group, sono cresciute del 69% le tv con accesso diretto al web installate e attive negli Stati Uniti a fine 2014, vale a dire più dei lettori smart di DVD e Blu-ray presenti nel Paese (20 milioni di esemplari), che si avviano a essere superati non solo in numero ma anche nelle abitudini di un consumo audiovisivo sempre più improntato all’on demand e allo streaming.

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Il sorpasso messo a segno dalle televisioni cosiddette “smart” non è però ancora completo: il mezzo attraverso cui gli spettatori statunitensi si connettono maggiormente al piccolo schermo continuano a essere le console per video game e i player multimediali (smart key e set-top box) ormai prodotti non solo da marchi specializzati come Roku ma da tutti i giganti del settore web come Apple, Google, Amazon e Microsoft. Tutti device che, in ogni caso, per il proprio funzionamento si servono principalmente di applicazioni dedicate alla fruizione di contenuti online, non necessariamente video, tramite tv. Le app dunque sembrano si delineano sempre più come i nuovi “canali”  della tv connessa, candidandosi a fare da perno allo sviluppo della tecnologia nel nome del “vecchio” adagio per cui content is king.

“Andando avanti la chiave del successo per i marchi dell’elettronica di consumo sarà la disponibilità delle app dei principali network televisivi – ha sottoline anche la Connected Intelligence di NPD Groupprevediamo che questo aspetto diventi cruciale già nel corso del 2015, quando HBO e Showtime seguiranno l’esempio di CBS rendendo disponibile la loro offerta senza un abbonamento al cavo o al satellite“.

L’avanzare della tv connessa, insomma, non solo non accenna a scemare ma conferma il proprio stretto legamene con quello dei servizi OTT, che bypassano i canali distributivi tradizionali dell’audiovisivo. Secondo la società di ricerca, le smart tv presenti e regolarmente collegate al web, nel mercato USA, arriveranno a toccare i 47 milioni entro il 2017, superando anche il numero di nuclei familiari con accesso a internet, pari a 30 milioni.

Nel frattempo, un’altra indagine, stavolta di Leichtman Research, ha stimato una perdita netta di 125 mila utenti da parte delle 13 principali pay-tv americane nel corso del 2014. Un decremento che resta in margini contenuti soprattutto grazie alla compensazione fornita dall’aumento degli abbonati a servizi di telefonia che fruiscono di contenuti video a pagamento tramite le telco. La tv via cavo ha infatti lasciato sul campo 1,195 milioni di spettatori, ma quai altrettanti, cioè 1,05 milioni, ne hanno guadagnati i provider voce e dati, mentre il satellite ha contribuito con 20 mila nuovi abbonati. I clienti totali di pay-tv, attualmente, ammontano a 95,2 milioni, con il primato delle emittenti via cavo comunque saldo a 49,28 milioni, contro i 34,33 milioni satellitari e gli 11,9 milioni di utenti video di telefonia.

 

Fonte: NPD GroupLeichtman Research

 

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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