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Restauri: Buster Keaton per la Cineteca di Bologna e Il Giardino dei Finzi-Contini per Luce Cinecittà

Con un occhio al cinema del passato pariamo oggi di restauro cinematografico con due progetti annunciati, rispettivamente da Cineteca di Bologna e Istituto Luce Cinecittà. Un altro maestro dell’epoca del cinema muto tornerà a vivere grazie all’impegno della Cineteca di Bologna e del suo laboratorio L’Immagine Ritrovata: dopo il lungo lavoro dedicato a Charles Chaplin,…

Con un occhio al cinema del passato pariamo oggi di restauro cinematografico con due progetti annunciati, rispettivamente da Cineteca di Bologna e Istituto Luce Cinecittà. Un altro maestro dell’epoca del cinema muto tornerà a vivere grazie all’impegno della Cineteca di Bologna e del suo laboratorio L’Immagine Ritrovata: dopo il lungo lavoro dedicato a Charles Chaplin, ora Buster Keaton e la sua intera opera cinematografica saranno al centro di un pluriennale e impegnativo  progetto di restauro con lo scopo di restituire al pubblico di tutto il mondo in una versione rinnovata le scorribande di un protagonista assoluto dell’epoca d’oro del cinema muto. I primi risultati del Progetto Keaton, che la Cineteca di Bologna realizza in collaborazione con Cohen Film Collection, saranno presentati a Bologna, alla prossima edizione del festival Il Cinema Ritrovato (in programma dal 27 giugno al 4 luglio); al festival saranno infatti proiettati in anteprima i nuovi restauri dei primi due corti interpretati da Keaton scelti dal progetto: One Week, cortometraggio del 1920, e Sherlock Jr. (La palla n° 13), realizzato nel 1924.

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Passando invece al cinema italiano Istituto Luce Cinecittà ha invece annunciato il completamento del restauro di Il giardino dei Finzi-Contini (1970) di Vittorio De Sica, vincitore del Premio Oscar come Miglior film straniero. La nuova versione del film, reastaurata digitalmente grazie a una iniziativa promossa da Antony Morato, brand internazionale della Moda, in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà e L’Uomo Vogue, cade nella ricorrenza del 70° anniversario della liberazione del campo di Auschwitz (il film racconta il dramma delle leggi razziali in Italia e la tragedia delle deportazioni). Il restauro de Il giardino dei Finzi Contini, eseguito presso i laboratori Studio Cine di Roma e L’Immagine ritrovata di Bologna, avrà l’anteprima mondiale a Roma, alla Casa del cinema, il prossimo 25 marzo, alla presenza di uno dei protagonisti del film: Lino Capolicchio. Il film sarà poi presentato a Londra, Toronto, New York e San Francisco – e altre città statunitensi. Prossimamente anche in Israele.

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Il restauro deve molto all’iniziale, fondamentale impulso di Manuel De Sica, co-autore tra l’altro delle musiche originali del film, e alla disponibilità degli aventi diritto: Minerva Pictures di Gianluca Curti e Movietime di Stefano Libassi. «Il Giardino dei Finzi Contini – ha dichiarato Roberto Cicutto, Presidente e Ad di Luce-Cinecittà – rappresenta per la mia generazione una tappa importante per la coscienza e per il rapporto con il cinema. Nessuno ha potuto sottrarsi al fascino dei suoi personaggi: belli, giovani, molti di loro ricchi, immersi nella bellezza di Ferrara. Un approccio straordinario (grazie a Bassani) per condurci poi nel buio più buio che la storia abbia conosciuto. Un film perfetto che fa del cinema una delle arti più potenti: educa seducendo. Il restauro e, speriamo, una nuova diffusione di questo film, è un atto dovuto per tutti coloro che non l’hanno visto quando è uscito. Credo sia questo il significato profondo del nostro lavoro: conservare per restituire in tutta la sua bellezza e potenza il meglio del cinema mondiale. Senza enfasi, con semplicità, come ha fatto De Sica nel consegnarci uno dei film più importanti della sua cinematografia. Giustamente coronato dal premio Oscar».

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