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Franceschini annuncia misure a sostegno delle piccole sale

In una lettera inviata al quotidiano Repubblica il ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini annuncia alcune misure del Ministero a sostegno delle piccole sale, in particolar modo rendendo nota l’imminente entrata in vigore della direttiva a tutela delle sale cinematografiche storiche presentata ad agosto 2014. «Alla direttiva per tutelare le sale…

In una lettera inviata al quotidiano Repubblica il ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini annuncia alcune misure del Ministero a sostegno delle piccole sale, in particolar modo rendendo nota l’imminente entrata in vigore della direttiva a tutela delle sale cinematografiche storiche presentata ad agosto 2014. «Alla direttiva per tutelare le sale cinematografiche di interesse storico esistenti su il territorio italiano sottoponendole a vincolo di destinazione d’uso (emanata il 26 agosto 2014 e annunciata all’inaugurazione della scorsa Mostra Internazionale d’Are Cinematografica) si aggiunge ora  – scrive Franceschini nella lettera – il decreto per il credito d’imposta in favore dei piccoli e medi cinematografi, pubblicato in Gazzetta Ufficiale questa settimana, il 24 marzo. Grazie a questa misura, il 30% delle spese sostenute nel 2015 e nel 2016 per il ripristino di sale inattive, l’aumento di schermi, la ristrutturazione e l’adeguamento strutturale e tecnologico, l’installazione, la ristrutturazione e il rinnovo delle apparecchiature e degli impianti di proiezione di cinema storici, ossia esistenti da prima del 1980, costituiranno un credito d’imposta per un importo massimo di 100mila euro ripartito in tre quote annuali di pari importo».

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Ma il Ministro dichiara inoltre di stare lavorando a una “legge di sistema” sul cinema «che introduca anche il concetto vasto di economia della sala, da intendersi, esattamente grazie alle opportunità offerte dal digitale, come vero e proprio centro di fruizione di spettacolo polifunzionale» che includa cioè anche proiezioni di contributi alternativi (dall’opera agli eventi sportivi) o «momenti di incontro che rendano le sale uno spazio sociale di condivisione vissuto dalla comunità di riferimento». Tra le misure che messe in campo da Franceschini anche l’anticipo dei fondi Cipe «deliberati nel 2013 e riprogrammati al 2017, 2 milioni di euro di contributi a fondo perduto per la ristrutturazione e la digitalizzazione dei cinema destinati con priorità assoluta alle sale monoschermo».

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