Il  Governo ha dato il via libera al piano per lo sviluppo della banda ultralarga. Lo ha annunciato il il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Graziano Delrio, al termine del Consiglio dei Ministri. Il piano prevede la copertura fino al 50% della popolazione a 100 Mbps (Megabit per secondo) entro il 2020 e il raggiungimento della connessione a 30 megabit per l’intera popolazione sempre entro il 2020. L’intero piano prevede un investimento pubblico complessivo pari a oltre 6 miliardi, che dovrà fungere da volano per gli investimenti privati  per un totale di risorse impiegate superiore ai 12 miliardi.

Il piano, nelle intenzioni del Governo dovrebbe colmare il gap con il resto dei paesi Europei in fatto di connessioni Internet e accessibilità alla rete: nel 2014il nostor paese era la nazione europea con la minor copertura di reti digitali di nuova generazione (Nga), con il 20% di copertura a 30 Mbps contro il 62% registrato in Europa. Inoltre la velocità media di connessione media in Italia è di 9,18 Mbps, che ci colloca al 94° posto su 198 Paesi osservati (in Europa superati solo dai Paesi dei Balcani, Grecia e Turchia. Ildocumento varato dal Governo (non è un decreto infatti, ma solo un documento programmatico) non  specifica la tecnologia che ci porterà a raggiungere gli obiettivi prefissati, lasciando gli «aspetti tecnici» alle imprese e alle aziende che dovranno determinare la migliore tecnologia da utilizzare. Il territorio italiano è stato diviso in 4 cluster in base a caratteristiche simili ma con costi e richieste di infrastrutture diversificate.