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Mercato pubblicitario in calo del 2,5% nel 2014. Cinema -18,2%. I dati Nielsen.

Il mercato degli investimenti pubblicitari nel 2014 chiude a -2,5%, in perdita di 158 milioni rispetto al 2013 che si era chiuso a -12,3% rispetto all’anno precedente: 6,2 miliardi di euro contro i 6,3 registrati nel 2013. I dati Nielsen relativi all’anno appena concluso evidenziano per il settore cinema in particolare, un calo del 18,2%…

Il mercato degli investimenti pubblicitari nel 2014 chiude a -2,5%, in perdita di 158 milioni rispetto al 2013 che si era chiuso a -12,3% rispetto all’anno precedente: 6,2 miliardi di euro contro i 6,3 registrati nel 2013. I dati Nielsen relativi all’anno appena concluso evidenziano per il settore cinema in particolare, un calo del 18,2% (il dato pià negativo dei mezzi considerati), passando da oltre 29 milioni a 24 milioni di euro.  «Il decremento del 2014 è il più contenuto degli ultimi quattro anni» ha spiegato Alberto Dal Sasso, Advertising Information Services Business Director di Nielsen e da gennaio anche Nielsen Television Audience Meausurement Managing Director. «Se aggiungiamo le stime degli investimenti sulla totalità del digital che attualmente non misuriamo mensilmente, vale a dire video, social e search advertising, il mercato chiude a -0,4%».

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Relativamente ai singoli mezzi, la TV chiude l’anno a -0,5%, con un andamento altalenante: oltre alle performance positive legate agli eventi sportivi dell’estate, si distinguono per crescita anche i mesi di marzo e novembre. I lievi segnali di ripresa che arrivano dalla stampa nel mese di dicembre consentono a quotidiani e periodici di chiudere il 2014 con un calo rispettivamente del -9,7% e del -6,5%. La radio conferma gli andamenti positivi degli ultimi mesi e, grazie a un dicembre in crescita, ha chiuso il 2014 a -1,8%, in leggero miglioramento rispetto al totale mercato. Anche internet, relativamente al perimetro attualmente monitorato, mostra una crescita nel mese di dicembre, attestandosi a +2,1% per tutto il 2014, che diventa + 7,6% se si allarga il perimetro dell’analisi alle categorie non abitualmente monitorate. Il cinema e il direct mail confermano l’andamento negativo, seppur in misura differente, perdendo rispettivamente il -18,2% e il -4,5%. L’outdoor, insieme al web, è l’unico mezzo in controtendenza, grazie a una crescita del +3,2%. «Il 2014 è stato un anno di transizione e di stabilizzazione del mercato – ha dichiarato Dal Sasso – soprattutto se guardiamo al trend di medio-lungo periodo, che ci può far parlare di una ripresa seppur su basi e valori assoluti di investimento più contenuti rispetto al passato. In termini di valori reali e nominali, si tratta degli stessi valori di fine anni 90, anche se allora si era verso la fine di un ciclo di crescita che sarebbe culminato nel 2000».

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