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La pellicola non muore. Kodak sigla accordo con le major

Il roll out al digitale è ormai completato ma la pellicola cinematografica non è destinata a scomparire. O almeno non subito. Kodak, l’unica società rimasta a produrre pellicola, ha infatti annunciato di aver finalizzato un accordo con le sei principali major cinematografiche (20th Century Fox, Walt Disney Co., Warner Bros. Entertainment Inc., NBC Universal Inc.,…

Il roll out al digitale è ormai completato ma la pellicola cinematografica non è destinata a scomparire. O almeno non subito. Kodak, l’unica società rimasta a produrre pellicola, ha infatti annunciato di aver finalizzato un accordo con le sei principali major cinematografiche (20th Century Fox, Walt Disney Co., Warner Bros. Entertainment Inc., NBC Universal Inc., Paramount Pictures Corp. e Sony Pictures) per continare a rifornirle di pellicola per le loro produzioni televisive e cinematografiche. Si continuerà a girare in pellicola quindi, o almeno sarà un’opzione che sarà possibile continuare a scegliere da parte di studios e registi. «La pellicola è stata per lungo tempo una parte vitale della nostra cultura» ha dichiarato il CEO di Kodak Jeff Clarke. «Con il supporto degli studios, continueremo a fornire pellicola, con la sua ineguagliabile ricchezza e la sua texture unica, per aiutare i filmmaker a raccontare le loro storie e a dimostrare la loro arte».

Interstellar Matthew McConaughey foto dal film 2

Molti registi continuano ad esprimere la loro preferenza per girare “alla vecchia maniera” rispetto all’utilizzo digitale, ormai conosciuta, in proposito, la posizione di Christopher Nolan, profondo sostenitore della pellicola rispetto all’ultilizzo di camere digitali secondo cui «La pellicola è il modo migliore per catturare un immagine e per proiettare quell’immagine. Per quanto riguarda le innovazione e le sperimentazioni  sono favorevole a ogni innovazione tecnologica, ma deve sempre migliorare ciò che esisteva prima. E nessuna delle nuove tecnologie lo fa». Il suo ultimo film, Interstellar (nella foto) è stato firato infatti in pellicola ed è pure uscito in un numero ristretto di sale dotate di “vecchi” proiettori (in versione 35mm e in verisone 70mm sugli schermi IMAX). Interstellar non è l’unico film candidato agli Oscar di quest’anno ad essere stato girato in pellicola: ci sono anche Boyhood, The Grand Budapest Hotel, The Imitation Game, Foxcatcher, Into the Woods, Leviathan, Vizio di forma and The Judge. E anche alcuni dei prossimi e attessissimi film che vedremo al cinema nel 2015/2016  utilizzano la vecchia tecnologia: Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della forza, Mission: Impossible 5, Batman v. Superman – Dawn of Justice, Jurassic World, Ant-Man e Cenerentola, solo per fare degli esempi.  «Con il supporto delle major, la comunità creativa potrà contunare a scegliere con fiducia la pellicola per i suoi progetti» ha dichiarato Andrew Evenski, il President of Entertainment & Commercial Films di Kodak. «Abbbiamo chiesto ai filmmakest cosa rende un progetto “Degno di pellicola”. Le loro risposte hanno spaziato dal bisogno di una profondità eccezionale e di una grana distintiva, ma su tutto la risposta preminente è stata “La storia”. Hanno bisogno della pellicola per raccontare le loro storie nel mondo in cui le hanno visualizzate, con un forte desiderio che questa rimanga una parte critica del loro linguaggio visivo. Permettere agli artisti di utilizzare la pellicola li aiuterà a creare momenti che entreranno nella storia del cinema».

 

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