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Il Comune di Roma per i cinema dismessi… o forse no?

Nelle dichiarazioni di intenti,  si tratterebbe di un provvedimento per far rinascere le sale storiche ormai chiuse della Capitale. In pratica la memoria presentata a fine gennaio dalla Giunta per la riqualificazione di oltre 40 cinema ha cominciato a scatenare le polemiche non solo delle associazioni e dei movimenti coinvolti nelle varie realtà colpite dall’atto,…

Nelle dichiarazioni di intenti,  si tratterebbe di un provvedimento per far rinascere le sale storiche ormai chiuse della Capitale. In pratica la memoria presentata a fine gennaio dalla Giunta per la riqualificazione di oltre 40 cinema ha cominciato a scatenare le polemiche non solo delle associazioni e dei movimenti coinvolti nelle varie realtà colpite dall’atto, ma anche di alcuni dei principali rappresentami nostrani della settima arte. Ieri una ventina tra registi, attori, produttori e sceneggiatori hanno scritto al sindaco Marino e agli assessori del Campidoglio per esprimere rammarico e perplessità nei confronti di un piano incentrato sulla facilità del cambio di destinazione d’uso degli immobili piuttosto che sugli incentivi alla riapertura degli esercizi cinematografici in quanto tali.

foto america oc

“Come possiamo accettare che si dichiari alla stampa – scrivono i firmatari – che questa memoria riaprirà le sale cinematografiche, se non c’è nessuna corsia preferenziale per questo tipo di riattivazione? Né troviamo coerente prevedere deroghe al piano regolatore per riconvertire oltre il 50% della superficie utile lorda in funzioni diverse da quella culturale e sociale. Cambiare destinazione d’uso significa perdere proprio la destinazione d’uso che si dichiara di difendere, quella appunto sociale e culturale. Motivare questa riconversione con piccole percentuali qualificate di “alto valore culturale e sociale per un territorio” può causare la scomparsa di oltre il 70% degli spazi sociali e culturali garantiti dal piano regolatore e quindi portare a un “sacco di Roma” per ciò che riguarda questi edifici, causando l’ulteriore perdita di quello che è sia un servizio per il vicinato sia un luogo che potrebbe rappresentare il fulcro sociale e culturale di ogni quartiere, un elemento fondamentale per l’equilibrio urbanistico tra spazio pubblico e privato”.

La memoria, ricordiamo, prevede la possibilità di proporre la riattivazione degli spazi interessati anche attraverso un “mix” di funzioni e attività, comprese quelle di stampo commerciale, la trasformazione in locali per il co-working o per un non meglio definito housing sociale. Ciò che ha da subito suscitato gli scetticismi dei movimenti già attivi sul territorio, come quello per l’America Occupato, è inoltre la previsione secondo cui tutte le iniziative presentate dovranno essere approvate e sostenute dalla proprietà dei cinema dismessi. Una norma che di fatto esclude la possibilità di portare avanti le iniziative finora intraprese sotto forma di occupazione o comunque dal basso, spesso proprio per “salvare” le sale dallo snaturamento e dalla conversione in supermercati, sale gioco o appartamenti.

Tra i firmatari della lettera a Marino compaiono alcune delle principali personalità del cinema nostrano, da Ettore Scola a Paolo Sorrentino, da Paolo Virzì a Toni Servillo e  Bernardo Bertolucci. L’appuntamento è per il prossimo 3 marzo, quando una delegazione degli autori intende prendere parte in modo attivo alla riunione congiunta delle Commissioni Cultura e Urbanistica dell’Assemblea Capitolina. Nel frattempo, diverse le mobilitazioni indette sul territorio: Off Festival del CinemaChiuso comincerà domani, giovedì 19 febbraio (cioè il giorno in cui era originariamente prevista la discussione del provvedimento in commissione-congiunta) con un’azione di informazione rivolta a livello locale ai territori che ospitano alcune delle sale storiche dismesse. Si continuerà venerdì 20, alle 18, con l’incontro di ttivisti e comitati del Pigneto al Cinema Avorio e giovedì 26 con un incontro simile al Cinema Preneste Occupato.

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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