A lungo atteso, è arrivato finalmente il momento del debutto nelle sale cinesi di Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1. Il film, inizialmente previsto in uscita a novembre 2015 e poi slittato a gennaio 2015, era stato rinviato ulteriormente all’8 febbraio per cercare di avvantaggiarsi del periodo di festività corrispondente al Capodanno Cinese e inoltre per evitare di entrare in competizione con altri titoli americani forti. Nel primo giorno di programmazione il film, distribuito in oltre 4.ooo schermi (il 28% di tutti gli schermi cinesi) da China Film Group e Talent International Film Company ha totalizzato 1,6 milioni di presenze e 9,87 milioni di dollari di incasso.

Un risultato più che soddisfacente se consideriamo che la pirateria ha avuto tre mesi di tempo per inondare il mercato con copie pirata digitali del film. E un’ottima performance anche se consideriamo i 27,9 milioni di dollari incassati in totale nel grande paese asiatico dal precedente capitolo della franchise, La ragazza di fuoco che nell’intero weekend d’esordio incassò 12,9 milioni di dollari. Il terzo capitolo della saga di Hunger Games è stato distribuito, appositamente per il mercato cinese, anche nella versione in 3D. Ora a Il Canto della rivolta – Parte 1 manca solo il Giappone, paese in cui l’uscita del film è prevista per giugno, per chiudere la sua avventura nelle sale (attualmente nel mondo ha incassato quasi 730 milioni di dollari).  Intanto Lo Hobbit: La battaglia delle cinque armate ha aggiunto altri 20 milioni di dollari al suo totale in Cinaportandolo a 113,89 milioni di dollari dopo 17 giorni di programmazione. Il film nel mondo arriva così a un incasso globale di oltre 939 miliardi di dollari.