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I dati Cinetel: il 2014 un anno difficile, -6,13% nelle presenze e -7,09% negli incassi

Sono stati presentati oggi a Roma i dati Cinetel relativi al box office cinematografico del 2014. I biglietti venduti nel 2014 sono stati 91.465.599, con una diminuzione del 6,13% rispetto al 2013, e gli incassi sono stati pari a 574.839.395 euro, con una flessione del 7,09%. Diminuisce la quota di mercato del cinema italiano che…

Sono stati presentati oggi a Roma i dati Cinetel relativi al box office cinematografico del 2014. I biglietti venduti nel 2014 sono stati 91.465.599, con una diminuzione del 6,13% rispetto al 2013, e gli incassi sono stati pari a 574.839.395 euro, con una flessione del 7,09%. Diminuisce la quota di mercato del cinema italiano che in termini di presenze: nel 2014 scende al 27,76% contro il 31,16% del 2013 (quando Sole a catinelle con Checco Zalone aveva raccolto da solo circa l’8% delle presenze). Ma non va meglio per il cinema statunitense, la cui quota di mercato è passata dal 53,37% del 2013 al 49,65% del 2014. Cresce però il numero di film distribuiti che nel 2014 sono stati 470, a fronte dei 454 del 2013 (con un leggero aumento dei film italiani passati da 162 a 171). In aumento anche i contrnuti alternativi che nell’anno appena concluso sono stati 75 (contro i 69 del 2013). Anche nel 2014 prosegue la diminuzione del prezzo medio del biglietto, pari a 6,02 euro, contro i 6,08 del 2013. Positivo l’avvio del 2015: i primi sei giorni hanno segnato il risultato migliore degli ultimi venti anni, con 4,8 milioni di presenze in sala. Il trend positivo è proseguito anche nei giorni successivi: dal primo al 13 gennaio i biglietti staccati, rispetto all’omologo periodo del 2014, sono infatti aumentati del 10,35% e gli incassi del 10,71%.

Schermata 2015-01-15 alle 15.03.49«Il mercato cinematografico nel 2014 ha tenuto nel confronto con l’anno precedente, caratterizzato dal fenomeno Zalone, ma, allo stesso tempo, ha mostrato evidenti limiti dovuti all’assenza di film nel periodo estivo e all’affollamento di uscite in autunno» ha commentatoil presidente ANEC Luigi Cuciniello. «Che il successo di un film possa contribuire a fare la differenza lo testimonia il dato positivo dell’anno scorso (+14% di presenze) della Spagna che ha beneficiato dell’uscita del campione di incassi di tutti i tempi, Ocho apellidos vascos. L’assenza di uno o più titoli eccezionali non può però essere un alibi. È, infatti, necessario evidenziare e affrontare le criticità del mercato: con i Mondiali di calcio il problema della carenza di uscite nel periodo estivo è tornato prepotentemente alla ribalta, così come il conseguente affollamento di uscite nel periodo autunnale. Fino a maggio il mercato ha registrato un segno positivo rispetto al 2013. Da giugno, con un calo delle presenze del 31% rispetto allo stesso mese del 2013, si è passati ad un segno negativo che da settembre in poi è andato via via aumentando. Da notare che il film in testa al box office italiano nel 2014, Maleficent, è uscito il 28 maggio: questa è la conferma che il pubblico è disponibile ad andare al cinema anche in estate. Tra maggio e agosto è stato pressoché assente il prodotto italiano e di qualità, con il conseguente ingorgo di uscite in autunno». Cuciniello ha poi sottolineato i dati negativi delle feste Natalizie «con un’importante e incoraggiante inversione di tendenza nei primi sei giorni di gennaio (+12,39%), record di presenze degli ultimi 20 anni. Hanno faticato le commedie italiane natalizie: superato il fenomeno del cinepanettone non si è riuscito e a trovare un’alternativa adeguata». Il presidente Anec ha poi segnalato la diminuzione dell’incasso medio per schermo per tutte le tipologie di sala: «Aumenta di poco la quota di mercato, in termini di presenze, delle monosale (da 8,54% a 8,64%) e delle strutture tra 5 e 7 schermi (da 18,74% a 19,19%), mentre diminuisce lievemente la quota delle sale da 2 a 4 schermi (da 17,62% a 17,35%) e dei cinema con più di 7 schermi (da 55,10% a 54,82%). Fondamentale sarebbe per le strutture più piccole – visto il limitato incasso medio annuo di soli 83.171 euro per le monosale, e di 116.660 per i cinema tra i 2 e 4 schermi – un pieno accesso al prodotto e la possibilità di sfruttare appieno l’investimento fatto per la digitalizzazione, attraverso una concreta applicazione della multiprogrammazione». QUI potete scaricare i dati Cinetel completi.

 

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