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Contenuti alternativi, non ripetiamo gli errori fatti col 3D

La crescita dei cosiddetti “contenuti alternativi” al cinema in questi ultimi anni sì è fatta sempre più consistente. Niels Swinkels, managing director di Universal Pictures International UK & Ireland, ha aperto a Londra due giorni fa la seconda edizione della conferenza dell’ECA (Event Cinema Association) parlando dello sviluppo degli “eventi al cinema”. «Sono convinto –…

La crescita dei cosiddetti “contenuti alternativi” al cinema in questi ultimi anni sì è fatta sempre più consistente. Niels Swinkels, managing director di Universal Pictures International UK & Ireland, ha aperto a Londra due giorni fa la seconda edizione della conferenza dell’ECA (Event Cinema Association) parlando dello sviluppo degli “eventi al cinema”. «Sono convinto – ha affermato Swinkels – che la crescita degli eventi al cinema mostrerà uno sviluppo positivo nel prossimo futuro. I record sono fatti per essere infranti, per cui prendiamo questo nuovo risultato di Billy Elliot come nuovo punto di riferimento (il musical di Billy Elliot ha incassato nei cinema inglesi 2,1 milioni di dollari, confermandosi al primo posto tra i contenuti alternativi proposti nei cinema britannici, ndr)».

billy eliott

In totale gli eventi al cinema hanno incassato in Gran Bretagna nel 2013 29,1 milioni di dollari (18 milioni di sterline), più del doppio del 2012 e a settembre 2014 gli incassi erano già pari a 37,2 milioni di dollari (23 milioni di sterline). Per Swinkels questo tipo di contenuti potrà aiutare sicuramente l’industria a sopravvivere, ma lo stesso manager mette in guardia dai rischi di una eccessiva confidenza nella capacità di questi eventi di trainere il settore, invitando l’industria a trarre una lezione da quanto avvenuto con il 3D. «L’approccio opportunistico alla conversione 2D-3D e il conseguente fallimento del 3D nell’aggiungere valore all’esperienza cinematograficaa hanno reso gli spettatori indifferenti a questo formato. Se non c’è un reale beneficio in cambio di un pagamento maggiorato, in questi tempi di difficoltà economica, il pubblico reagisce molto velocemente. Dobbiamo rispettare vil consumatore e perseguire sempre la qualità maggiore senza scendere a compromessi. Se avremo successo l’esperienza cinematografica prospererà, in qualsiasi modo i film vengano presentati sullo schermo».

Fonte: ScreenDaily

 

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