Nel corso di una conferenza stampa al Zurich Film Festival Zach Braff ha affermato che di non avere più intenzione di utilizzare, in futuro, le piattaforme di crowdfunding per finanziare i propri film. Braff ha finanziato il suo ultimo film, Wish I Was Here, in parte con fondi raccolti tramite la piattaforma di crowdfunding Kickstarter. Partito con l’obiettivo di raccogliere 2 milioni di dollari in un mese ha raccolto tale cifra in sole 48 ore arrivando a un totale finale di oltre 3 milioni di dollari (su circa 6 milioni di budget finale) con più di 46mila “finanziatori”.

Ma l’esperienza non ha convinto il regista e attore soprattutto per le critiche ricevute proprio per il metodo di finanziamento scelto. «Le critiche mi hanno colto completamente alla sprovvista» ha dichiarato. «Mi aspettavo di dover sostenere una conversazione sul fatto che sia uno strumento affascinante e nuovo. Ma ho avvertito molte delle critiche come ingiuste e disinformate. È stato frustrante discutere con gente che non conosceva i dati e i fatti. Mi è toccato spiegare perché qualcuno come me non può realizzare un film nel modo tradizionale. Non è stato un tentativo di fare un mucchio di soldi. Mi ha un po’ scioccato che la mia ricerca sia andata persa nel discutere su Kickstarter». Braff sostiene che comunque il crowfunding può essere un mezzo molto emozionante, perché contribuendo le persone di sentono parte del film . Tuttavia «non lo farà di nuovo perché la mia intenzione non è mai stata di realizzare una serie di film attraverso il crowdfunding: questo per me è sempre stato un divertente esperimento artistico». Wish I Was Here, presentato allo scorso Sundance Film Festival, non ha mai avuto una distribuzione italiana, cosa di cui si era lamentato settimane fa lo stesso Braff via social network.

Fonte: Screendaily