You are here
Home > Cinema > Digitale > La tv del futuro? Si guarda su YouTube

La tv del futuro? Si guarda su YouTube

Una ricerca sulle abitudini di consumo degli utenti pone l’hub video di Google al primo posto tra le piattaforme più usate per guardare tv online, sopra competitor a livello di Netflix, Hulu e iTunes.

Con l’espansione dei servizi di video on demand e la loro crescente offerta di intrattenimento, anche autoprodotto, ci si aspetterebbe che fosse qualche grande portale ad abbonamento la destinazione online preferita per vedere film e serie tv. Il podio del consumo video online, compreso quello di prodotti audiovisivi classici, va invece sempre a YouTube e alla sua abbondante offerta di contenuti, ormai molto più evoluti dei filmini amatoriali di cui è composto in larga parte lo user generated content. A sostenerlo è uno studio condotto dalla Frank N. Magid Associates su un campione di 2.400 intervistati per sondarne le abitudini di consumo online in materia di programmi televisivi e cinema. Ne è emerso come il 38% dei partecipanti sia abituato a guardare la tv su YouTube, contro il 33% di Netflix, l’appena 17% di Hulu (portale sostenuto dalle principali media company americane che combina un’offerta free con una a pagamento) e il 14% di Amazon Prime.

youtubeTV-second screen

La ricerca non distingue tra il tipo di offerta fruita sui diversi canali, né tantomeno specifica l’origine legale o illegale dei contenuti, ma indica un trend destinato secondo Magid a diventare sempre più centrale in un contesto di profondo mutamento della dieta mediatica degli utenti. In due anni la fetta di chi fruisce giornalmente di tv online si sarebbe allargata dal 10 al 32%, e il settore sembrerebbe volgere verso un consolidamento, con i player più forti sempre più stabili nelle loro posizioni e pochi nuovi operatori ad affacciarsi sul campo di gioco. Ma ci sono anche delle eccezioni: nonostante i 500 milioni di utenti dichiarati di recente dal CEO Tim Cook, nel sondaggio di Magid lo store online di Apple, iTunes di è guadagnato uno “share” di appena il 7% per quanto riguarda i programmi tv e dell’8% per i film, probabilmente a causa del modello TVOD (transactional video on demand) e dei suoi costi, ovviamente più alti rispetto a un’offerta free o basata su abbonamenti mensili dal prezzo non eccessivo.

Per quanto riguarda il consumo di film, YouTube scende però in  seconda posizione, guadagnandosi la preferenza del 24% degli intervistati contro il 35% di Netflix.

Il risultato della ricerca di Magid sembra comunque supportare la strategia seguita dalla piattaforma di Google, che ha recentemente annunciato un programma di investimento dedicato agli utenti della piattaforma che vogliano impegnarsi nella produzione di contenuti di alta qualità.

 

Fonte: CNET

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
Top
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI 
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI