Dopo la digitalizzazione, qual è l’ultima frontiera dell’ammodernamento delle sale? Per il circuito AMC Entertainment, il secondo degli Stati Uniti, la risposta è un investimento da 600 milioni di dollari per l’installazione di poltrone più larghe ed estensibili, che consentano agli spettatori di allungare comodamente le gambe durante la visione. La conseguenza sarà la scomparsa del 50-70% dei posti attualmente disponibili nelle sale, mentre il costo stimato dell’operazione è di 350-500 mila dollari per cinema, anche se solo 1.800 delle quasi 5 mila strutture di AMC saranno investite dal cambiamento. Il tempo previsto per la completa sostituzione è di 5 anni.

L’esperimento comunque non è alla cieca: stando a quanto comunicato da AMC, esistono già strutture che hanno subito questo aggiornamento e in cui, nonostante la diminuzione del numero di poltrone, l’affluenza sarebbe aumentata addirittura dell’80%, non da ultimo grazie ai menù per la cena offerti da tali siti. Ovviamente tutto ciò spingerà verso un aumento del costo del biglietto stimato tra 1 e due dollari.

Anche la catena Regal Entertainment starebbe effettuando un aggiornamento simile, ma su scala meno vasta rispetto al suo competitor e in modo più cauto.

Lo scenario sembra quello di un’esperienza premium a costo maggiorato, resta da vedere se il trend si spingerà fino ai livelli paventati da Spielberg, secondo cui il cinema è destinato a diventare uno spettacolo simile a quello teatrale, dedicato solo ai blockbuster e a costi comparabili a quelli di Broadway (vi ricordiamo il nostro articolo QUI).

Fonte: The Wall Street Journal