Le ultime news su cinema, business, innovazione e tecnologia. In evidenza oggi: secondo IDATE, il VOD eroderà il consumo pirata di film e sere tv in Rete d3l 6,5% nei prossimi 4 anni, segnando un punto dis volta nel mercato dell’home entertainment.

VIDEO ON DEMAND

6,3 miliardi di euro: è questo il bilancio delle perdite causate dalla pirateria audiovisiva in Europa  secondo la società di ricerca IDATE. La stima si riferisce al 2013 e ovviamente alla lesione del copyright in Rete, sia tramite P2P, download che streaming, con un trend a in rialzo del 37,8% rispetto al 2010. La buona notizia è che buona parte di questa offerta illegale ha proliferato per la mancanza di alternative lecite per il consumo di film e serial sul web. Col proliferare di piattaforme europee e straniere,  il video on demand sta pian piano colmando tale gap di mercato, e potrebbe erodere margini alla pirateria fino a sfiorare i 6 miliardi di euro entro il 2018. IDAT, in particolare, prevede che il ramo digital (cioè online) dell’home video superi DVD e Blu-ray entro il 2017, sostenendo la spesa complessiva dei consumatori europei in intrattenimento audiovisivo domestico e riportando il comparto in crescita per la prima volta dopo anni. Per la pirateria, tutto ciò si tradurrà in una perdita del 6,5% da qui a quattro anni.  (IDATE)

Cinedigm, la società USA pioniere in distribuzione digitale, contenuti alternativi e multiprogrammazione, promette di espandersi ulteriormente nell’on demand con una library di oltre 50 mila tra film e serie tv. In arrivo tre nuovi network digitali tematici e OTT, che sfrutteranno le partnership dell’operatore con le diverse piattaforme per la trasmissione non lineare  dei contenuti televisivi. Continuano però le perdite della società, che nel primo trimestre 2014 ha registrato un calo di oltre il 60%, pari  a 3,4 milioni di dollari. (Variety)

MEDIA

Sono 300 i serial prodotti negli USA dai soli operatori televisivi per la stagione 2013-2014: tutti i canali hanno infatti pianificato investimenti in produzioni originali, spinti anche dalla concorrenza delle nuove piattaforme per la fruizione video. Ma le serie dei grandi operatori di video on demand contanto ancora solo per il 2% del totale. (Digiworld)

 COPYRIGHT

La condanna è al carcere per un giovane gestore di siti giudicati colpevoli di violazione del diritto d’autore e ricettazione. Responsabile di un business pirata di oltre 100mila euro, eviterà la detenzione con la condizionale.  (Punto Informatico)