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Pirateria: Game of Thrones batte il suo stesso record con la nuova stagione, riapre la questione VOD

1,17 milioni di torrent della nuova stagione scaricati in appena 15 ore dall’uscita. Ma la pirateria non cambia la politica di HBO, che continua a mantenere l’offerta on demand legata a quella tradizionale.

Non gli è bastato aver mandato immediatamente in crash HBO Go, il servizio on demand dedicato agli abbonati della popolare emittente televisiva americana. La quarta stagione del seguitissimo Game of Thrones ha debuttato domenica battendo il suo stesso record, non proprio entusiasmante, in fatto di pirateria. Il primo dei nuovi episodi ha superato, in molto meno di 24 ore, i livelli di diffusione illegale in rete raggiunti dall’esordio della terza serie: secondo il monitoraggio effettuato dell’agenzia Excipio, si tratterebbe di 1,17 milioni di indirizzi unici di IP che hanno effettuato l’accesso ai torrent del serial nelle prime 15 ore dalla sua comparsa sul web.

Game-of-Thrones-quarta stagione 

Il primo aprile dell’anno scorso, quando fu mandata in onda la stagione precedente di GOT, il bilancio fu simile ma leggermente inferiore, pari a 1,15 milioni di accessi illeciti nell’arco di una giornata. Tornando all’episodio di domenica scorsa, l’agenzia ha reso noto anche come la maggior parte della pirateria abbia avuto origine negli Stati Uniti, da cui è provenuto circa il 17% del traffico illegale e dove sono stati registrati 198 mila indirizzi IP impegnati nella violazione del copyright. A seguire, diversamente da come si potrebbe pensare, sono stati sempre Paesi anglofoni, Australia e Canada, forse per il gap temporale necessario per la sottotitolazione delle versioni pirata.

Per quanto il nuovo record di Game of Thrones sia da attribuire senza dubbio alla crescente popolarità del serial a livello mondiale, il caso riporta inevitabilmente alla questione dell’incontro tra domanda e offerta di contenuti online. Tra le cause che hanno contribuito al dubbio primato del prodotto, infatti, c’è la politica di HBO che ha sempre preferito mantenere collegata la sua offerta VOD agli abbonamenti alla pay-tv, difendendo a spada tratta le rendite del modello distributivo tradizionale. Ricordiamo a proposito vere e proprie petizioni partite dal web per chiedere la reperibilità in video on demand della serie e dei suoi singoli episodi o stagioni, senza bisogno di acquistare per forza l’intero pacchetto HBO.

Data l’indubbia forza del proprio prodotto, l’emittente americana non sembra però intenzionata a cedere terreno tanto presto: lo stesso Jeff Bewkes, CEO della controllante Time Warner, ha minimizzato le conseguenze del fenomeno pirateria citando invece il suo valore promozionale. Qualcosa sembra però in moto: il primo episodio della quarta stagione sarà distribuito anche agli utenti del VOD della console Xbox, ma sembra trattarsi più che altro di una formula “freemium” volta ad attirare nuovi utenti verso l’intera offerta on demand dell’emittente.

In Italia, ricordiamo il recente accordo che vedrà i serial HBO sbarcare sul nuovo canale pay Sky Atlantic HD e dunque sul nuovissimo portale di video on demand ad abbonamento Sky Online.

 

 

Fonte: Variety

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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