La notizia è di quelle importanti, almeno per chi segue gli sviluppi e le trasformazioni del Video on Demand e le sue varie declinazione in giro per il mondo. Hulu Japan che aveva lanciato le sue operazioni meno di tre anni fa nell’arcipelago nipponico è stata infatti acquisita dal colosso televisivo Nippon TV. L’emittente privata è stata fondata a Tokyo nel lontano 1953, città dove ha ancora i suoi uffici centrali, la sua storia quindi coincide con quella della televisione giapponese ed è di proprietà del quotidiano Yomiuri Shinbun, il più diffuso al mondo per numero di copie.

La trattativa sarà formalizzata questa primavera ma non sono stati resi noti i dati economici di questo passaggio che pensiamo cambierà non poco il mercato del VOD in Giappone, in quanto l’entrata diretta dell’emittente nipponica in questo mercato ancora in espansione, significa che finalmente anche nel Paese del Sol levante i giochi cominciano a diventar seri. In realtà la popolarità di Hulu in questi tre anni è salita di molto, grazie a volti noti di personaggi televisivi come testimonial e grazie a un’offerta che si è ampliata di molto con più di mille film e 12.000 programmi televisivi, includendo recentemente anche molti telefilm giapponesi nell’abbonamento mensile di 980 yen, circa 7 euro.

È difficile fare valutazioni o previsioni, non si sa bene quali siano le direttive e la direzione che prenderà questo nuovo corso, e se da un lato immaginiamo che aumenterà l’offerta di programmi televisivi, dall’altro quella ventata di freschezza che si era paventata o almeno sperata all’inizio con l’avvento di Hulu, sembra destinata a scomparire. La Nippon TV è pur sempre un’emittente generalista e lo Yomiuri Shinbun è di tendenze conservatrici, si può immaginare che Hulu Japan sarà usato come canale VOD per diffondere le loro strategie televisive, intese qui nel loro termine deteriore. Speriamo solo di sbagliarci.

Articolo a cura di Matteo Boscarol.