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Paramount dice addio alla pellicola: è la prima major a sposare completamente il digitale negli Stati Uniti

In Italia i distributori hanno rimandato la scadenza dello switch off a giugno, ma oltreoceano la transizione è già cominciata e The Wolf of Wall Street, di Martin Scorse, è stato il primo film a raggiungere gli schermi esclusivamente in digitale. A rischio l’8% delle sale americane.

Il 2014 è arrivato e, con esso, l’annunciato processo che porterà al definitivo abbandono della pellicola nella distribuzione cinematografica. A dare ufficialmente avvio alla transizione è stata Paramount, con un avviso recentemente inviato a tutti gli esercenti USA in cui si notifica che la commedia Anchorman – La leggenda di Ron Burgundy sarà l’ultimo film della major a essere fornito alle sale anche in 35mm. Ciò significa allo stesso tempo che l’atteso film di Martin Scorsese The Wolf of Wall Street uscito in patria a Natale, è stato il primo grande titolo dello studio cinematografico a raggiungere  il grande schermo esclusivamente attraverso canali digitali.

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La mossa, per quanto già prevista, segna un punto di svolta importante, che ci sia spetta incoraggi le altre major a lasciare in tempi brevi la pellicola e completare lo “switch off” verso la nuova tecnologia. Significativo anche come Paramount abbia voluto mantenere il riserbo su una scelta che alcune distribuzioni sembrano più titubanti a compiere, non solo per l’attaccamento di molti filmmaker alla celluloide ma anche perché le strutture non ancora convertite rappresentano l’8% degli schermi presenti negli Stati Uniti.

La transizione al digitale, in effetti, rappresenta una cesura tecnologica più volte annunciata e rimandata, se si considera come il primo degli Studios a notificarla all’esercizio sia stata la 20th Century Fox: era il 2011, e l’intenzione dichiarata della major era quella di compiere il passaggio entro uno o due anni al massimo.  È circa un decennio, inoltre, che esercenti e distributori americani stanno lavorando assieme per l’installazione dei nuovi proiettori, con cui montare una copia arriverà a costare meno di 100 dollari, contro i 2mila richiesti con la pellicola.

Gli Stati Uniti, ad ogni modo, rappresentano uno dei mercati sicuramente più pronti a dire addio al 35mm, avendo digitalizzato il 92% dei 40.045 schermi presenti nel Paese. Percentuali simili si sono raggiunte solo nelle realtà europee più avanzate, come Francia e Gran Bretagna. In Italia la quota è attualmente intorno al 75% e si prevede raggiunga gli 85 punti percentuali entro giugno, termine ultimo della “deroga” per l’adeguamento delle sale al digitale.

Per quanto in proporzione minore, anche le piccole strutture locali statunitensi rischiano comunque di uscire dal mercato, tanto da spingere molte di loro a rivolgersi alle rispettive comunità, e al crowdfunding online, per sostenere l’oneroso acquisto delle tecnologie digitali.

 

Fonte: The Los Angeles Times

 

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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