Dopo che il CEO Reed Hastings ha confermato l’esistenza di un piano per una “sostanziale espansione europea”, si moltiplicano i segnali di fermento nel mercato francese e tedesco per l’arrivo del possente competitor americano. Netflix, leader USA del video on demand ad abbonamento, con quasi 45 milioni di clienti a livello globale, starebbe infatti contrattando con le major hollywoodiane i diritti sui titoli di maggior richiamo nei due Paesi del Vecchio Continente. A renderlo noto sono fonti vicine all’azienda accreditate dal Wall Street Journal, che fa anche una panoramica sull’andamento del VOD nell’area presa di mira dal servizio di streaming. Sarebbero più di una dozzina gli operatori nati nell’ultimo anno per offrire sul territorio europeo pacchetti di SVOD (subscription video on demand) a meno di 10 euro mensili. Le stime di crescita sono però molto alte: il settore è ancora a gli albori in Europa e ci si aspetta che i suoi ricavi crescano di circa il 70% entro il 2017, superando il miliardo di dollari. Germania e Francia sono tra l’altro tra i primi Paesi al mondo per quanto riguarda la banda larga, il che li rende ancora più appetibili per un portale che basa la sua intera offerta sullo streaming.

Tra i nuovi operatori arrivati a ingrandire le file della concorrenza spicca in particolare l’emittente satellitare Sky Deutschland, che ha lanciato un servizio simile a quello di Netflix denominato Snap, mentre nel novero rientra collateralmente anche l’italiano Infinity, di Mediaset. Per quanto riguarda i competitor già consolidati, in Francia il leader della pay-tv Canal Plus vanta già più di 300 mila abbonati al suo servizio di streaming, CanalPlay, che in un anno ha quasi raddoppiato il numero degli iscritti. In Germania Amazon è presente con LoveFilm, per quanto si tratti di un avversario che Netflix conosce già bene grazie all’esperienza nel Regno Unito. In tutto, il servizio conta 2,6 milioni di utenti. 450 mila sono invece gli abbonati tedeschi di Maxdome, portale di SVOD attivo in Germania e Austria per conto dell’emittente televisiva ProSiebenSat.1

A vantaggio di molti operatori provenienti dal comparto televisivo, inoltre, giocano i tanti accordi di esclusiva vigenti in particolare sui serial made in USA. Canal Plus detiene addirittura i diritti su House of Cards, serie originale che Netflix ha autoprodotto e che distribuisce attraverso il proprio portale nei mercati in cui è presente. Altre difficoltà, come abbiamo avuto modo di analizzare in precedenza, sono costituite dalla rigida regolamentazione delle finestre per l’uscita dei film sulle diverse piattaforme di home entertainment, nonché dagli obblighi di investimento in produzione audiovisiva che la normativa europea impone ai broadcaster e che ha deciso di estendere anche al VOD.

Netflix sembra comunque decisa a procedere lungo questo cammino, tanto che è già in calendario un altro incontro con istituzioni e rappresentanti francesi del settore. A rivelarlo è stato il direttore della SIAE d’oltralpe, Pascal Rogard, secondo cui non solo la compagnia starebbe acquisendo diritti su serie tv locali, ma esisterebbe anche “un piano preciso” per l’arrivo del servizio in Francia, per quanto non sia stata ancora stabilita una vera e propria data di lancio. Una previsione verosimile, secondo Rogard, è comunque possibile ed è settembre 2014.

La quotazione di Netflix intanto ha toccato un massimo storico di 400 dollari, segno di come i mercati vedano di buon occhio il concretizzarsi dei piani “espansionistici” europei.

Fonte: WSJ, Variety